In un settore strategico per l’economia toscana fondamentale è sostenere l’attività dei giovani

Le nuove generazioni che si interessano alla coltivazione della terra e all’impresa agricola è una realtà accertata ormai da qualche tempo, una vera e propria inversione della tradizione che vedeva nel lavoro agricolo l’occupazione principale di persone più in avanti con l’età.

Ma, come scrive stamani La Nazione, nel corso di un incontro parte della programmazione di AgroFutura festival al quale hanno partecipato Ilaria Ulivelli, Fausta Fabbri (responsabile gestione delle misure del PSR per la consulenza, l’innovazione, per i giovani agricoltori e per la diversificazione delle attività agricole della regione Toscana) e Giorgia Agostini del Podere Valzerino, è emerso che i giovani sono sempre più attratti dall’imprenditoria nel settore agricolo, e che per garantire un futuro ad una classe imprenditoriale viva e dinamica è necessario mettere in campo tutte le azioni necessarie.

Così, riporta il quotidiano, è in primis necessario mettere i giovani nelle condizioni di avviare la propria attività, e in questo senso la Regione ha stanziato oltre 130 milioni di euro con quattro bandi, ma altrettanto importante è investire sulla formazione dei professionisti e sull’innovazione delle tecniche, per rendere dinamici e, soprattutto, competitivi i prodotti toscani.


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