Un fondo di 10 milioni di euro per aiutare le imprese toscane è stato presentato ieri durante il convegno "Credito 2.0, prospettive di crescita dell'economia toscana e l'innovazione del credito" che si è tenuto alla Camera di Commercio di Firenze alla presenza di Pierpaolo Brunozzi, responsabile strumenti di garanzia e agevolazioni Mcc, Leonardo Marras, assessore alle attività produttive e all'economia della Regione Toscana, Emilio Quattrocchi, amministratore delegato Italia Comfidi e Cassa del Microcredito, Tito Nocentini, responsabile Direzione Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo.
A stanziare il fondo sono Confcommercio Toscana e Italia Comfidi che propongono un modo nuovo di fare credito. “Da oggi mettiamo adisposizione delle imprese Toscane questi 10 milioni in modo completamente nuovo: una sorta di pacchetto "all inclusive" - spiega Nico Gronchi, presidente di Confesercenti Toscana -. Insieme all'azienda, costruiremo il fabbisogno finanziario, il rating, il business plan, l'istruttoria, la dimensione e il costo della garanzia, servizi e tasso di interesse e, infine, erogheremo il taglio del finanziamento adeguato, fino a 200mila euro”.
Questo perché i 240 miliardi di euro erogati dalle banche alle imprese, nei mesi più acuti del periodo pandemico, sono sostanzialmente debiti e, finite le emergenze, i preammortamenti e le sospensioni devono essere restituiti.
Per quanto riguarda il credito toscano la forte difficoltà delle imprese si è manifestata negli ultimi mesi: da un lato il Pil registrava alcuni miglioramenti, dall'altro si verificavano crolli dei consumi interni e un repentino deterioramento della capacità di rimborsare i debiti da parte delle aziende. Infatti, il tasso di deterioramento del credito delle imprese ha superato, perla prima volta, i valori pre-Covid toccando i13,1% a fine 2023, con un aumento del 50% sul 2022.
“Stiamo attraversando un periodo difficile dovuto ad una crisi che interessa alcuni settori, in modo particolare quelli più esposti al mercato internazionale, con l'abbassamento dei livelli della domanda globale e anche quello riguardante i tassi ha determinat o una fermata degli investimenti produttivi - spiega Leonardo Marras, assessore alle attività produttive e all'economia della Regione Toscana -. È evidente che dobbiamo trovare spazi nuovi per garanzie”.
L'attenzione di Confesercenti Toscana si è focalizzata, quindi, sulle innovazioni che vanno a caratterizzare il rapporto tra banca e impresa come la moltiplicazione dei soggetti che possono dare finanziamenti alle imprese, l'aumento di strumenti di conoscenza e analisi dell'impresa e l'esplosione dei costi diretti e indiretti della finanza d'impresa.
A stanziare il fondo sono Confcommercio Toscana e Italia Comfidi che propongono un modo nuovo di fare credito. “Da oggi mettiamo adisposizione delle imprese Toscane questi 10 milioni in modo completamente nuovo: una sorta di pacchetto "all inclusive" - spiega Nico Gronchi, presidente di Confesercenti Toscana -. Insieme all'azienda, costruiremo il fabbisogno finanziario, il rating, il business plan, l'istruttoria, la dimensione e il costo della garanzia, servizi e tasso di interesse e, infine, erogheremo il taglio del finanziamento adeguato, fino a 200mila euro”.
Questo perché i 240 miliardi di euro erogati dalle banche alle imprese, nei mesi più acuti del periodo pandemico, sono sostanzialmente debiti e, finite le emergenze, i preammortamenti e le sospensioni devono essere restituiti.
Per quanto riguarda il credito toscano la forte difficoltà delle imprese si è manifestata negli ultimi mesi: da un lato il Pil registrava alcuni miglioramenti, dall'altro si verificavano crolli dei consumi interni e un repentino deterioramento della capacità di rimborsare i debiti da parte delle aziende. Infatti, il tasso di deterioramento del credito delle imprese ha superato, perla prima volta, i valori pre-Covid toccando i13,1% a fine 2023, con un aumento del 50% sul 2022.
“Stiamo attraversando un periodo difficile dovuto ad una crisi che interessa alcuni settori, in modo particolare quelli più esposti al mercato internazionale, con l'abbassamento dei livelli della domanda globale e anche quello riguardante i tassi ha determinat o una fermata degli investimenti produttivi - spiega Leonardo Marras, assessore alle attività produttive e all'economia della Regione Toscana -. È evidente che dobbiamo trovare spazi nuovi per garanzie”.
L'attenzione di Confesercenti Toscana si è focalizzata, quindi, sulle innovazioni che vanno a caratterizzare il rapporto tra banca e impresa come la moltiplicazione dei soggetti che possono dare finanziamenti alle imprese, l'aumento di strumenti di conoscenza e analisi dell'impresa e l'esplosione dei costi diretti e indiretti della finanza d'impresa.
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