C'è una forte ipotesi Leonardo da Vinci per l'attribuzione di un disegno raffigurante un drago alato con un unicorno ritrovato in un edificio di proprietà comunale della città natale del genio del '500. Il Comune ha dato il via ad alle indagini diagnostiche e al restauro sotto la guida di un Comitato scientifico e la supervisione dell'Alta sorveglianza della Soprintendenza Abap di Firenze. Il disegno, tracciato a carboncino sulla cappa di un camino tre-quattrocentesco in un edificio in prossimità del Castello dei Conti Guidi, era stato rovinato da interventi successivi. Si era a conoscenza da tempo del disegno ma solo negli ultimi mesi, a seguito dell'interesse della direttrice del Museo Leonardiano, Roberta Barsanti, e dell'amministrazione - e dopo un primo parere degli esperti -, è stato ritenuto opportuno avviare le indagini utilizzando un laser scanner.
Il disegno raffigurerebbe una 'pistrice', un drago marino anguiforme, con sulla testa un corno di narvalo, che sorregge uno stemma. "Iconograficamente - si legge in una nota - è rapportabile a un gruppo di disegni di Leonardo da Vinci raffiguranti draghi, unicorni e altri animali fantastici e reali. Il disegno rimanda a una cultura figurativa della seconda metà del Quattrocento fiorentino e dimostra la conoscenza di opere come il Marzocco di Donatello, i draghi di Paolo Uccello e le Idre dei Pollaiolo". Sarebbero almeno due gli 'indizi' che porterebbero al Genio: la "certezza che nel 1478 Leonardo era a Vinci, proprio nel Castello dei Conti Guidi" e "la proprietà della casa in cui si trova il camino". La dimora appartenne alla famiglia Bracci legata ai Da Vinci da "una lunga consuetudine di rapporti di amicizia e di affari".
Per il Comune "è dunque un disegno molto promettente che merita di essere oggetto di indagini diagnostiche e di un accurato restauro per una più concreta ipotesi attributiva". A confermare o meno la 'firma' di Leonardo sarà un team di di studiosi ed esperti che al momento mantengono la dovuta prudenza sull'attribuzione.
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