“Gli effetti del cambiamento climatico ostacolano la ripresa”

 L'agricoltura della Toscana nel 2023 è cresciuta dello 0,1% a prezzi correnti rispetto al 2022, dunque stabile sui 4 miliardi di euro, ma in termini reali il dato sulla produzione è negativo (-3,9%). Lo rivela uno studio dell'Irpet, secondo cui al netto del valore dei consumi intermedi, diminuiti del 2,7%, il valore aggiunto è stato di 2,6 miliardi, con un incremento dell'1,7% a prezzi correnti, e un calo del 5,7% in termini reali.
    
"La minore pressione dei costi - affermano i ricercatori -, dovuta al rientro della spirale inflazionistica degli ultimi due anni, avrebbe potuto beneficiare il settore agricolo e segnare una definitiva ripresa rispetto al calo della produzione successivo alla pandemia. Tuttavia, anche nel 2023, gli effetti del cambiamento climatico, le temperature elevate, alcuni eventi anomali, la diffusione dei parassiti, l'hanno ostacolata".

    
Secondo l'Irpet "la performance deludente delle coltivazioni legnose e, in particolare, della vitivinicoltura ha compromesso la stagione nel suo complesso. E' altresì vero che i livelli dei prezzi ancora elevati, combinati con la diminuzione di quei costi che avevano fortemente condizionato l'andamento del settore negli ultimi due anni, in particolare di prodotti energetici, concimi e mangimi, hanno consentito il miglioramento della ragione di scambio per alcuni comparti". 
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies