L’unico superstite del vecchio attacco viola che gioca

Dei ‘vecchi’ calciatori offensivi che aveva a disposizione Vincenzo Italiano l’anno scorso, l’unico che sembra ancora poter dire la sua con la maglia della Fiorentina è Christian Kouame.
 
Una sorta di Highlander, visto che i vari Sottil, Ikoné e Beltran continuano a fare panchine e a deludere quando chiamati in causa. Certo, Kouame non sta propriamente brillando, ma come diceva Italiano è quel classico soldatino che si sarebbe portato sempre con sé in guerra. Metafore infelici a parte, visti i tempi che corrono, miglior descrizione per l’ivoriano non potrebbe esserci: dove lo metti sta e qualcosa comunque fa, a differenza degli altri tre.
 
E dire che l’estate con Palladino era iniziata con tutt’altri crismi. Kouame aveva un piede fuori dalla Fiorentina, con offerte da Germania e Spagna molto importanti, su tutte quella del Maiorca. La società viola aveva fatto valere l’opzione di rinnovo che aveva portato il suo ingaggio a 2 milioni netti, un po’ troppo per la qualità messa in campo da Kouame, come forse si è accorto anche lui stesso, tanto che questa è stata la settimana del suo rinnovo con ingaggio più basso e prolungamento della scadenza (e bravo Christian, ce ne fossero come te!). Nel frattempo, invece, pronti via Palladino aveva tessuto le lodi di Ricky Sottil, salvo poi relegarlo sempre più indietro nelle gerarchie, mentre Jorko si è relegato indietro da solo a suon di partitacce, nonostante Pradè avesse detto “Palladino si è innamorato di Ikoné”, frase che poteva apparire un po’ come una ‘supercazzola’ di Amici Miei, ma tant’è. Beltran, invece, è stato utilizzato da Palladino come vice Kean per tutta l’estate, provato lì, poi messo sottopunta, ma niente. L’argentino ‘nun ce la fa’.
 
E poi c’è Kouame, che non sarà un bomber, non sarà un centravanti, non sarà un esterno d’attacco, non sarà un trequartista, non si sa cosa sia, ma che fin qui ha giocato 9 volte su 10 partite, 3 volte dal 1’ e 3 volte subentrando, per 466’ totali.
 
Sottil è a 248’, con 3 gare da titolare, ma tutte in Conference, e tutte partite non proprio esaltanti, al netto del gol segnato al Puskas. In campionato, invece, Sottil non è mai partito dal 1’, con 58’ totali, 25’ nelle ultime 5 partite, con solo panchine con Monza, Lazio e Milan. Jorko di minuti ne ha fatti 285’, ma con oltre 180’ in coppa. Mai titolare in Serie A, meno di mezz’ora giocata in campionato nelle ultime tre. Beltran di minuti ne ha messi a referto 191’, titolare solo in Conference due volte (e tolto per disperazione) e col Monza (tolto per disperazione). Nelle ultime 4 di campionato ha giocato 19’. Come detto, fin qui, il Vikingo è stato una grossa delusione.
 
E poi c’è Kouame, come detto, ridetto e ripetuto. Che non si sa bene cosa faccia, ma qualcosa fa sempre. Ad esempio saltare di testa sui rilanci di De Gea, o correre velocemente quando la Fiorentina riparte in contropiede. E che almeno c’è, dà segnali, fa. Gli altri, anche se ci sono, non si vedono. Anzi, purtroppo sì, ma in negativo. Toccando ferro, la speranza è che Kouame possa trovare tanto spazio ma in Conference o sempre a gara in corso, perché vorrebbe dire che Kean, Gudmundsson e Colpani stanno al top della forma. Ma intanto, soldatino Kouame c’è.

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