L'azienda si è dimostrata irremovibile, il tavolo di crisi aperto in Regione non ha trovato soluzioni

Si è conclusa senza un nulla di fatto la seduta del tavolo di crisi alla Regione Toscana dedicata alla Navico Rbu Italia srl, azienda della metalmeccanica e dell'elettronica con stabilimento a Montespertoli che ha chiuso i cancelli e avviato il licenziamento collettivo per tutti i 27 dipendenti trasferendo in Messico tutta l'attività comprensiva di soluzioni per la sicurezza terrestre e marittima.
    
"E' stato scioccante, non ci era mai capitato niente di simile, neppure nei casi più gravi", riporta in una nota Valerio Fabiani, il consigliere di Eugenio Giani per il lavoro e le crisi aziendali.

     
Navico, multinazionale norvegese che trasferirà in Messico le attività di Montespertoli, "non ha recepito niente al tavolo regionale: né le proposte delle istituzioni (la Regione, ma c'era anche il Comune di Montespertoli) per favorire una reindustrializzazione del sito; né il riconoscimento di ammortizzatori sociali, né le misure di formazione o per il reinserimento dei lavoratori".

     
"Niente - ripete Fabiani -: nessun interesse per il territorio, per le sorti di chi ci lavora, le istituzioni, i sindacati, niente. Una lezione su ciò che un'impresa non deve fare".
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