Sostenere e disciplinare la costituzione e il funzionamento dei consorzi di sviluppo industriale, finalizzati alla realizzazione di poli di eccellenza nel territorio regionale, soprattutto nel settore della mobilità leggera e delle energie rinnovabili, per favorire i processi di insediamento di nuove realtà produttive tramite valorizzazione, gestione e recupero degli immobili da destinare alla produzione. E' quanto prevede una proposta legge regionale presentata da M5s, che prende spunto anche dalle richieste avanzate in questi mesi dagli operai ex Gkn, illustrata oggi dalla consigliera Silvia Noferi, firmataria della pdl, durante una seduta congiunta della seconda e quarta commissione del Consiglio toscano
La proposta di legge, spiega una nota, è rivolta essenzialmente alla promozione del ruolo attivo dei lavoratori e i principali strumenti attuativi spaziano da un fondo di rotazione al finanziamento agevolato, da uno sportello di supporto a una convenzione con gli enti accreditati, per il sostegno e l'aggiornamento professionale dei dipendenti delle cooperative nate da operazioni di recupero occupazionale. La proposta, infine, mira al recupero cooperativistico di impresa, per rigenerare aziende in crisi e dare continuità all'attività imprenditoriale, prevedendo che i lavoratori, raggruppati in cooperative di lavoro, investano le loro risorse coadiuvati da risorse pubbliche per assumersi la responsabilità della gestione dell'azienda.Dopo l'illustrazione dell'atto, la discussione è stata rinviata.
"Oggi - commenta in una nota la consigliera regionale Fdi Sandra Bianchini - è partita la discussione in Consiglio regionale della proposta di legge voluta dal collettivo di fabbrica della Gkn e presentata dal M5s. La legge ha l'obiettivo di costituire consorzi di sviluppo industriale pubblici, quindi a carico del contribuente. Si tratta di una proposta fortemente ideologica e che non mira a tutelare i lavoratori". Per Bianchini "la legge darebbe ai consorzi, addirittura, la capacità di espropriare gli immobili e i mezzi di produzione necessari a sviluppare l'attività industriale. Una proposta a dir poco lesiva della proprietà privata che allontana le imprese che vogliono investire in Toscana".
La proposta di legge, spiega una nota, è rivolta essenzialmente alla promozione del ruolo attivo dei lavoratori e i principali strumenti attuativi spaziano da un fondo di rotazione al finanziamento agevolato, da uno sportello di supporto a una convenzione con gli enti accreditati, per il sostegno e l'aggiornamento professionale dei dipendenti delle cooperative nate da operazioni di recupero occupazionale. La proposta, infine, mira al recupero cooperativistico di impresa, per rigenerare aziende in crisi e dare continuità all'attività imprenditoriale, prevedendo che i lavoratori, raggruppati in cooperative di lavoro, investano le loro risorse coadiuvati da risorse pubbliche per assumersi la responsabilità della gestione dell'azienda.Dopo l'illustrazione dell'atto, la discussione è stata rinviata.
"Oggi - commenta in una nota la consigliera regionale Fdi Sandra Bianchini - è partita la discussione in Consiglio regionale della proposta di legge voluta dal collettivo di fabbrica della Gkn e presentata dal M5s. La legge ha l'obiettivo di costituire consorzi di sviluppo industriale pubblici, quindi a carico del contribuente. Si tratta di una proposta fortemente ideologica e che non mira a tutelare i lavoratori". Per Bianchini "la legge darebbe ai consorzi, addirittura, la capacità di espropriare gli immobili e i mezzi di produzione necessari a sviluppare l'attività industriale. Una proposta a dir poco lesiva della proprietà privata che allontana le imprese che vogliono investire in Toscana".
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