Le contraddizioni fiorentine sulle locazioni brevi

Oggi c’è un nuovo argomento sul tavolo economico di molte città europee, e quindi anche di Firenze. Ed è un argomento controverso. Le locazioni brevi, quasi sempre di tipo turistico.

Il governo fiorentino le considera il male assoluto, artefici del degrado e dell’impoverimento culturale della città . E per questo Palazzo Vecchio il 30 luglio ha ribadito il suo deciso NO a nuovi alloggi ad affitto breve nel Centro Storico. La sentenza del TAR che dava ragioni ai proprietari e’ già storia passata …

Sic transit gloria mundi!
Ma se, come sosteneva Cicerone, la memoria è custode di tutte le cose, il Comune non può (e non deve) dimenticare che nel 2023 ha incassato un tesoretto di 68 milioni di euro dalla tassa di soggiorno, che dovrebbero arrivare a quasi 80 nella previsione del 2024.

Not to bad.
Ma si sa, nessuno è perfetto, come direbbe Neil Simon. Non c’è dubbio. Ma la coerenza non è un optional da acquistare solo alla bisogna e nella quantità che più ci sembra utile. La coerenza è necessaria, soprattutto per chi amministra la cosa pubblica. Politica deriva dal greco politike, che attiene alla polis (la città-stato), e la sua virtù consiste nell’amministrare la cosa pubblica nell’interesse della collettività. Si sa che il tema affitto brevi impone un approccio programmatico serio da parte della politica.

In tutta Europa alcune parti politiche, ma non solo, stanno insorgendo contro l’indiscriminato aumento delle locazioni turistiche nei centri storici. Barcellona (Ay!) non ammette la registrazione di nuovi affitti brevi dal 2014 e ne li vuole vietare totalmente dal 2029, eliminando anche tutti gli esistenti. La banca dati europea unica è già realtà e molti altri sindaci, italiani ed europei, stanno salendo sulle barricate a difendere il territorio dalle orde di invasori stranieri.

Ma è questa la soluzione al problema? O è solo la creazione di un problema diverso?
Al momento, chi scrive, assiste attento all’evoluzione delle cose.
Sarà interessante il proseguo ...
Per domande o commenti scrivete a: laversionediteorema@gmail.com
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