Fuortes: 'Questa programmazione è un invito a vivere la musica come un'esperienza totale'

Dodici titoli d'opera dal Barocco al contemporaneo, due cicli sinfonici diretti dal nuovo direttore musicale Daniele Gatti, numerosi concerti sinfonici e sinfonico-corali con Zubin Mehta che festeggerà i suoi 90 anni, due balletti e gli spettacoli per le famiglie e le scuole: è il programma della stagione 2026 del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e dell'88/a edizione del Festival Maggio Musicale, presentato oggi a Firenze dal sovrintendente Carlo Fuortes.
    
Tosca, Pagliacci in dittico con Cavalleria Rusticana, Barbablù in dittico con La voix humaine, The Death of Klinghoffer (titolo inaugurale del Festival, con regia a cura di Luca Guadagnino), Un ballo in maschera, Giulio Cesare, Wozzeck, Simon Boccanegra, Les contes d'Hoffmann sono i titoli d'opera che compongono la stagione lirica e il Festival, insieme a Romanzo Criminale, nuova commissione del Maggio e di Musica per Roma, tratto dal romanzo di Giancarlo De Cataldo, che cura il libretto, con la musica di Nicola Piovani.

    
"L'opera, qui, non è solo patrimonio da custodire - ha detto Fuortes - è materia viva, che brucia ed emoziona". Per il sovrintendente la programmazione 2026 del Maggio "è un invito a vivere l'opera e la musica come esperienza totale: spettacolo, riflessione, emozione, rito". 

"Quando facemmo la stagione 2025 io ero arrivato da tre mesi" alla guida del Maggio Musicale Fiorentino, quindi "facemmo un po' una scommessa con la stagione che è in corso: e, devo dire, a sei mesi dall'inizio sta andando tutto veramente bene, meglio di come mi aspettavo" ha commentato Fuortes.
    
"La critica - ha spiegato ai cronisti - sta dando dei giudizi straordinari per le produzioni che facciamo. Gli incassi da biglietteria sono aumentati a oggi dell'80% rispetto alla stessa data dello scorso anno, quindi sono praticamente raddoppiati. Il numero di persone ha superato i 100.000 biglietti. Sono tutti dati che indicano il fatto che c'è una comunità che risponde all'offerta del teatro, che frequenta il teatro e che lo apprezza, perché ovviamente se spende i soldi vuol dire che lo apprezza".
    
Per il bilancio dell'anno in corso, ha aggiunto Fuortes, le aspettative sono positive: "Abbiamo fatto l'analisi semestrale e i dati sono assolutamente in linea con le aspettative e con il bilancio previsionale: l'unica cosa che aumenta sono i biglietti, quindi è un dato positivo". La stagione 2026 presentata oggi, secondo il sovrintendente "tiene conto anche delle lezioni, dell'esperienza di questo anno che ho passato qui: in continuità, ma abbiamo alzato l'asticella per molti aspetti", ha aggiunto Fuortes, ricordando la situazione al suo arrivo a Firenze: "Non conoscevo il teatro, non conoscevo le condizioni artistiche del teatro, quelle tecniche, delle maestranze, di tutti i dipendenti. Conoscevo anche poco l'oggetto teatrale che è splendido e ha grandissime potenzialità".
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