"Il coraggio del presidente della Toscana Eugenio Giani, per non voler ricorrere alla definizione di 'faccia tosta', sta superando davvero ogni limite. Dopo gli allagamenti e le esondazioni delle scorse ore, avvenute nelle stesse aree dell'alluvione di novembre, il commissario all'emergenza si appella ancora al governo sulle risorse stanziate, 'dimenticando' anche la farraginosità degli uffici commissariali nella gestione dell'erogazione delle risorse stanziate dall'esecutivo". Lo scrive, in una nota, la deputata pratese Chiara La Porta aggiungendo che "non è dato di sapere cosa abbia fatto concretamente Eugenio Giani in 10 mesi da commissario straordinario all'emergenza, se non spostare le responsabilità, di tutto, sul governo Meloni. Non è stanco, Giani, di continuare a mistificare la realtà sui fondi erogati?".
Per La Porta, invece, "dovrebbe rispondere ai toscani, piuttosto, sul come siano stati spesi i milioni stanziati da Roma negli anni per la messa in sicurezza del territorio. E dovrebbe spiegare, soprattutto, a quei cittadini di Campi Bisenzio, Prato e Montemurlo come sia stato possibile che ieri, dopo dieci mesi, siano stati nuovamente travolti dall'acqua, invece di svilire l'istituzione che rappresenta battendo continuamente cassa al governo".
Per La Porta, invece, "dovrebbe rispondere ai toscani, piuttosto, sul come siano stati spesi i milioni stanziati da Roma negli anni per la messa in sicurezza del territorio. E dovrebbe spiegare, soprattutto, a quei cittadini di Campi Bisenzio, Prato e Montemurlo come sia stato possibile che ieri, dopo dieci mesi, siano stati nuovamente travolti dall'acqua, invece di svilire l'istituzione che rappresenta battendo continuamente cassa al governo".
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