La presenza delle donne nelle aziende agricole e la possibilità che siano luoghi di salvezza e riscatto per le donne vittime di violenza. Di questo si è parlato in occasione del convegno 'Coltivare il cambiamento, comprendere e contrastare la violenza di genere' promosso in collaborazione con La Toscana delle Donne che si è tenuto a Casa Coldiretti a Firenze.
"Il nostro mondo può e vuole fare di più perché questa è una battaglia culturale per una società nuova basata su una vera parità di genere che non esclude il nostro settore. - ha spiegato Michela Nieri, responsabile Donne Impresa Toscana - Vogliamo e possiamo mettere a disposizione della Toscana delle Donne e dei centri antiviolenza la nostra rete di imprese distribuite su tutto il territorio per fare informazione e prevenzione in maniera diffusa e capillare. Serve un passo in avanti, da parte di tutti: nessuno di noi può fare tutto da solo ma insieme possiamo fare la differenza. Questa è una giornata nella quale possiamo fare la differenza. Il cambiamento non è solo possibile, è necessario".
"La Regione Toscana - ha detto la capo di gabinetto Cristina Manetti - è fortemente impegnata a cambiare le carte del gioco. In Toscana grazie anche ai fondi Feasr un terzo delle imprese agricole sono guidate da donne. E la Regione sta cercando di incentivare la presenza femminile attraverso l'inserimento di criteri di premialità. Un terzo di donne in agricoltura rappresentano un peso specifico, in un ambito in cui, a parte chi ci lavora, ancora vive l'idea diffusa che certi settori siano appannaggio degli uomini. Questa crescita è un segnale importante che come Regione e come Toscana delle Donne sottolineiamo con piacere".
"Il nostro mondo può e vuole fare di più perché questa è una battaglia culturale per una società nuova basata su una vera parità di genere che non esclude il nostro settore. - ha spiegato Michela Nieri, responsabile Donne Impresa Toscana - Vogliamo e possiamo mettere a disposizione della Toscana delle Donne e dei centri antiviolenza la nostra rete di imprese distribuite su tutto il territorio per fare informazione e prevenzione in maniera diffusa e capillare. Serve un passo in avanti, da parte di tutti: nessuno di noi può fare tutto da solo ma insieme possiamo fare la differenza. Questa è una giornata nella quale possiamo fare la differenza. Il cambiamento non è solo possibile, è necessario".
"La Regione Toscana - ha detto la capo di gabinetto Cristina Manetti - è fortemente impegnata a cambiare le carte del gioco. In Toscana grazie anche ai fondi Feasr un terzo delle imprese agricole sono guidate da donne. E la Regione sta cercando di incentivare la presenza femminile attraverso l'inserimento di criteri di premialità. Un terzo di donne in agricoltura rappresentano un peso specifico, in un ambito in cui, a parte chi ci lavora, ancora vive l'idea diffusa che certi settori siano appannaggio degli uomini. Questa crescita è un segnale importante che come Regione e come Toscana delle Donne sottolineiamo con piacere".
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