Durante l'incontro è stato presentato il rapporto stilato dal centro studi del sindacato sullo stato di salute del settore

"In Toscana per le vertenze nelle aziende metalmeccaniche ballano 10mila posti di lavoro", ma "in generale le aziende del settore registrano fior di utili: è inaccettabile, la gestione delle perdite non deve ricadere sui lavoratori".
Lo ha affermato Daniele Calosi, segretario generale della Fiom-Cgil Toscana, che oggi ha partecipato a un'iniziativa del sindacato a Scandicci dedicata alla situazione dell'industria metalmeccanica in regione, con la presentazione di un dossier del Centro Studi Fiom nazionale.

    
"Si deve mantenere l'occupazione - ha detto Calosi -, fare investimenti, rinnovare il Contratto nazionale per difendere il potere d'acquisto, cambiare il modello di sviluppo gestendo la transizione ecologica: questo diciamo alle controparti. Con la Regione vogliamo condividere i piani di sviluppo, il Governo assicuri ammortizzatori e sostegno - ad esempio, detassando gli aumenti contrattuali - a un settore strategico per l'economia nazionale".

     
Il segretario generale della Cgil Toscana, Rossano Rossi, ha sottolineato che "oltre alle crisi industriali e alla mancanza di politiche industriali, abbiamo crisi economica e sociale, aumento delle diseguaglianze, sanità in difficoltà, ingiustizie fiscali: sono tante le ragioni per cui il 29 novembre scenderemo in piazza per lo sciopero generale contro la Legge di Bilancio".

"Credo molto e valorizzo l'aspetto della nostra produzione nel fattore turismo, nel settore del commercio, nella dimensione che la Toscana ha di regione fortemente attrattiva, però vi dico che senza la manifattura nessuna regione può pensare, e nessun territorio può pensare a una dimensione di sviluppo e di crescita, di tenuta. occupazionale" ha affermato Eugenio Giani, intervenuto al convegno.
    
"Ritengo che sia molto importante un rapporto, un dialogo costante tra la Regione e il sindacato", ha aggiunto, indicando i bandi per fondi strutturali Ue come "lo strumento con cui la Regione può interloquire ma mettere anche condizioni nei confronti delle imprese" e rappresenta "l'elemento su cui noi dobbiamo costruire una interlocuzione che vede la Regione in un ruolo di incontro con il sindacato, rispetto alle proposte da fare e alle misure da prendere nel momento in cui viene meno un senso generale e sociale di interesse per la collettività nel comportamento delle imprese". 

Per il rinnovo del Ccnl metalmeccanici, dopo la rottura del tavolo con le associazioni datoriali "si riparte dagli scioperi". Così Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil.

"In tutte le aziende metalmeccaniche, in particolare in Toscana, blocco delle flessibilità, blocco degli straordinari, e sciopero di otto ore che saranno articolati unitariamente da Fim, Fiom e Uilm, dovranno servire a recuperare un tavolo contrattuale".

Dunque, prosegue, "lo dico anche al mondo politico: tutti dicono che in Italia ci sono salari bassi, ecco, è il momento, centrodestra e centrosinistra sostengano la piattaforma dei metalmeccanici".
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