Un viaggio, grazie al metaverso, tra le opere mai realizzate da Michelangelo Buonarroti, progetti pensati per la Sagrestia nuova di San Lorenzo e per le fortificazioni della città a Firenze e per la chiesa di San Giovanni dei Fiorentini a Roma. Presentati ieri a Firenze nel corso di un incontro con cui l'Università celebra i 550 anni dalla nascita dell'artista, i primi risultati di Metamic. E' un progetto biennale di ricerca transdisciplinare tra storia e disegno dell'architettura, computer design e informatica, guidato dagli atenei di Camerino e Firenze, finanziato dal ministero dell'Università e della ricerca con fondi Pnrr, poiché selezionato fra i Prin (Progetti di rilevante interesse nazionale).
"L'obiettivo è realizzare una piattaforma digitale in 3d, interattiva e partecipativa, interamente dedicata alle architetture non realizzate di Michelangelo Buonarroti, che vengono interpretate dai suoi disegni e quindi portate a un modello tridimensionale", spiega il professore Federico Bellini, coordinatore del progetto. "Gli utenti, dagli studenti ai cultori d'arte, fino agli specialisti, potranno entrare all'interno delle architetture, esplorarle come se fossero vere sia da pc e telefoni cellulari, sia da dispositivi un po' più immersivi, come possono essere gli Oculus rift (i visori per la realtà virtuale)".
"Quando la piattaforma sarà completata, ci saranno dentro una quindicina di opere - aggiunge Emanuela Ferretti dell'Università di Firenze e vice coordinatrice di Metamic - L'obiettivo è entrare nel 'laboratorio mentale' di Michelangelo e rendere fruibile a tutti la conoscenza di questi spazi. Un'altra caratteristica della piattaforma è che si potranno compiere visite in gruppo, sarà possibile dialogare, fare domande, scambiarsi opinioni e documenti con utenti dall'altra parte del mondo. Un aspetto fondamentale del progetto è infatti la condivisione dell'esperienza".
La piattaforma sarà completata entro la fine di febbraio, data di scadenza del progetto.
"L'obiettivo è realizzare una piattaforma digitale in 3d, interattiva e partecipativa, interamente dedicata alle architetture non realizzate di Michelangelo Buonarroti, che vengono interpretate dai suoi disegni e quindi portate a un modello tridimensionale", spiega il professore Federico Bellini, coordinatore del progetto. "Gli utenti, dagli studenti ai cultori d'arte, fino agli specialisti, potranno entrare all'interno delle architetture, esplorarle come se fossero vere sia da pc e telefoni cellulari, sia da dispositivi un po' più immersivi, come possono essere gli Oculus rift (i visori per la realtà virtuale)".
"Quando la piattaforma sarà completata, ci saranno dentro una quindicina di opere - aggiunge Emanuela Ferretti dell'Università di Firenze e vice coordinatrice di Metamic - L'obiettivo è entrare nel 'laboratorio mentale' di Michelangelo e rendere fruibile a tutti la conoscenza di questi spazi. Un'altra caratteristica della piattaforma è che si potranno compiere visite in gruppo, sarà possibile dialogare, fare domande, scambiarsi opinioni e documenti con utenti dall'altra parte del mondo. Un aspetto fondamentale del progetto è infatti la condivisione dell'esperienza".
La piattaforma sarà completata entro la fine di febbraio, data di scadenza del progetto.
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