"Bisogna applicare in questo modo l'intelligenza artificiale. L'università non è più nella torre d'avorio"

"Bisogna applicare l'intelligenza artificiale, come mostra Didacta, applicando il learning analytics, cioè mettendo insieme i dati e vedere cosa studenti e studentesse recepiscono meglio e cosa funziona meglio in termini di didattica". Lo ha affermato Anna Maria Bernini, ministro dell'Università e della Ricerca, in apertura di Fiera Didacta Italia oggi a Firenze.

Il blended learning, ha aggiunto Bernini, "non l'abbiamo inventato durante il Covid, già esisteva. E' una formazione mista, non solo in presenza con i modelli tradizionali, ma anche a distanza. E questo non riguarda soltanto le università telematiche, ma sono piattaforme che consentono a tutti di accedere all'offerta formativa perché magari si è fuori sede, si è impossibilitati a partecipare ad una lezione universitaria perché studenti lavoratori, perché si hanno dei disagi fisici. Questo è un servizio che deve essere fornito da tutti".

"Un tempo nell'università si faceva una ricerca un po' da torre d'avorio: ora si lavora col Terzo settore, con le imprese, con le categorie, col Comune, con la Regione, indifferentemente, senza nessuna preclusione ideologica. E questa è la vera apertura". 
    
"Le università danno tanto alle comunità che le ospitano, non sono soltanto formazione, ricerca, sono formazione di civicità", ha detto il ministro Bernini, secondo cui dunque "i cittadini devono capire che l'università c'è, ha abbattuto le mura che la divideva dalla città, e ora lavora e collabora per vivere tutti meglio".

Bernini ha ricordato che sul progetto di Erasmus nazionale "ci abbiamo messo 10 milioni: visto che c'è una disparità di capitale umano tra nord e sud, ci sono più studenti del sud che vengono al nord che viceversa, ma ci sono delle straordinarie università tanto al nord quanto al centro e al sud. L'idea è quella di fare degli accordi di collaborazione, tanto per fare un esempio, può essere Bergamo con Reggio Calabria, su Stem, per consentire il passaggio di qualche mese a anche una formazione condivisa, un'ibridazione, tra il nord, il centro e il sud su temi che diventano parte del proprio percorso formativo".

Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies