Stop a procedura per i 14 dipendenti, nuovo tavolo il 31 maggio

Arriva lo stop alla procedura di licenziamento collettivo dei 14 dipendenti della Acme srl di Calenzano, azienda specializzata nella produzione di componenti metallici per il sistema moda. Lo rende noto la Regione Toscana spiegando che la decisione è emersa dopo il confronto tra vertici dell'azienda, sindacati e istituzioni, promosso dalla Regione e che oggi ha visto la riunione del tavolo di crisi a Palazzo Strozzi Sacrati, sede a Firenze della Presidenza della Toscana.

La procedura, si ricorda, "era stata avviata alcuni giorni fa, aprendo di fatto una vertenza emblematica della crisi che sta attraversando il settore moda in Toscana".

All'incontro odierno hanno partecipato Valerio Fabiani, consigliere del governatore Eugenio Giani per le crisi aziendali, con la struttura dell'Unità di crisi di Arti, il sindaco di Calenzano, rappresentanti di Fiom-Cgil e Uilm-Uil, oltre all'amministratore delegato di Acme accompagnato dal consulente aziendale.

Durante la riunione l'ad di Acme, riferisce sempre la Regione, "ha manifestato la disponibilità a valutare alternative ai licenziamenti al fine di salvaguardare i livelli occupazionali. Seguiranno le necessarie verifiche tecniche per percorrere questa strada che verranno supportate anche dalla giunta regionale e che occorrerà effettuare in tempi stretti, si fa sapere da Palazzo Strozzi Sacrati, dove si terrà la nuova riunione del tavolo già il prossimo 31 maggio".

"La mobilitazione dei lavoratori Acme e dei delegati del settore dell'accessorio metallico per la moda che hanno partecipato allo sciopero di venerdì scorso ha prodotto l'importante risultato del ritiro dei licenziamenti. Dopo anni di alti fatturati non è pensabile abbandonare i lavoratori. Venerdì mattina è fissato un nuovo tavolo in Regione dove discuteremo di come gestire la situazione tutelando l'occupazione", il commento di Iuri Campofiloni della Fiom Cgil e Samuele Nacci della Uilm Uil territoriali.
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