"Siamo di fronte alla convergenza più critica nella storia del comparto moda, uno di quelli che maggiormente hanno dato al nostro Paese, senza tuttavia avere quelle tutele che altrove ci sono". Lo afferma Marina Semprini, presidente della categoria moda di Confartigianato Imprese Firenze, che ricorda: "Il nostro è uno dei comparti che maggiormente contraddistinguono il nostro territorio e per questo la sua crisi merita una costante attenzione".
Il sistema moda fiorentino incide, infatti, per il 12% sulla produzione manifatturiera locale, come si apprende dai dati della Camera di Commercio di Firenze, e rappresenta il 9% del valore aggiunto prodotto dal settore privato. Con 7 miliardi di saldo commerciale generato nel 2023, il comparto moda è uno di quelli che maggiormente contribuisce all'export.
"Difficile attribuire una responsabilità specifica, viste anche le contingenze globali che hanno penalizzato diversi mercati, sicuramente - aggiunge Semprini - non siamo esenti da responsabilità: ha inciso l'incapacità di tutelare i nostri beni progettuali, imprenditoriali e prima di tutto umani".
"Dobbiamo, con forza, stabilire vettori e norme, che tutelino il nostro enorme potenziale - riflette Semprini -. Un esempio: i passaporti digitali e il DOP manifattura che entro il 2025 sarà esecutivo. Sono strumenti che potranno elevare il reshoring e stimolare nuove imprese a venire in Italia". "Bisogna diversificare, sulla base delle opportunità sopra descritte e del valore che abbiamo nelle nostre imprese deve essere la leva per le innovazioni, rilanciare e sostenere il comparto".
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