Conclusa a Firenze la mostra su Berlinguer con 32.000 visitatori in un mese di apertura, dal 3 settembre al 4 ottobre. Intitolata 'I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer', si è tenuta al palasport Mandela Forum con alcune decine di eventi collaterali tra dibattiti, presentazioni di libri, teatro, cinema e musica. Tutto a ingresso gratuito. La mostra è stata voluta dall'associazione Nelson Mandela che l'ha organizzata insieme al Comitato di indirizzo politico istituito appositamente e presieduto da Michele Ventura con vicepresidente Fiorella Gasperini e con Marisa Nicchi, Leonardo Domenici, Paolo Fontanelli, Daniela Lastri, Marco Spinelli, Maurizio Paolini e Tea Albini. E' stata allestita su 2500 metri quadrati e ci sono stati quasi 10.000 manifesti affissi in tutta la Toscana.
"La mostra - ricordano i promotori - è stata dedicata in particolare ai temi della pace e del disarmo sui quali Berlinguer è stato un lucido interprete fino alla fine, impegnandosi con un rilievo internazionale e dimostrando una visione lungimirante ancora oggi attuale. In un tempo così carico di guerre e morte come quello odierno, parlare dell'impegno di Berlinguer per la pace ha avuto ancora più valore e ci auguriamo che questa mostra abbia contribuito a far conoscere o riscoprire il suo messaggio". "Grazie alla mostra - proseguono - è emerso che tutte le varie anime che si sono ritrovate in questo mese accanto a Berlinguer hanno voglia non di dividersi ma di stare insieme, riconoscendosi nei valori che hanno ispirato l'uomo e il politico, prima di tutto la libertà".
"La mostra - ricordano i promotori - è stata dedicata in particolare ai temi della pace e del disarmo sui quali Berlinguer è stato un lucido interprete fino alla fine, impegnandosi con un rilievo internazionale e dimostrando una visione lungimirante ancora oggi attuale. In un tempo così carico di guerre e morte come quello odierno, parlare dell'impegno di Berlinguer per la pace ha avuto ancora più valore e ci auguriamo che questa mostra abbia contribuito a far conoscere o riscoprire il suo messaggio". "Grazie alla mostra - proseguono - è emerso che tutte le varie anime che si sono ritrovate in questo mese accanto a Berlinguer hanno voglia non di dividersi ma di stare insieme, riconoscendosi nei valori che hanno ispirato l'uomo e il politico, prima di tutto la libertà".
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