"Il governo non ha mosso un dito, se non lanciare quella specie di confronto finto con le forze dell'opposizione che poi non ha portato a niente, sul fronte del salario minimo", che invece "è una battaglia di civiltà per il nostro Paese".
Lo ha affermato Dario Nardella, sindaco di Firenze, intervenendo ad Agorà su Raitre, e ricordando che "a Firenze abbiamo approvato una delibera di giunta che introduce il criterio del salario minimo di nove euro all'ora per qualunque appalto di opere o servizi".
Per Nardella "sono in gran parte i giovani ad essere sottopagati", e ad esempio "da sindaco mi sono trovato a parlare con dei ragazzi laureati, assunti nel mio Comune che entrano a 1.100 euro al mese, quando devono far fronte ad affitti di 700-800 al mese che aumentano del 14% ogni anno. Questi giovani mi dicono 'sindaco, io purtroppo avrei realizzato il mio sogno, che è il concorso pubblico, ma non ce la faccio ad arrivare alla fine del mese e devo rinunciare': siamo a questo paradosso".
In Italia, ha detto il sindaco, "abbiamo cinque milioni di lavoratori sottopagati, abbiamo più di quattro milioni di lavoratori e lavoratrici che guadagnano meno di nove euro lordi l'ora, stiamo parlando di cinque-sei euro netti, una miseria. Quindi c'è un lavoro poverissimo e la precarietà aumenta: parlare solo di aumento dell'occupazione non significa nulla, perché per l'Istat anche un contratto a tempo determinato di due-tre ore al giorno, sottopagato, sarebbe un posto di lavoro".
Lo ha affermato Dario Nardella, sindaco di Firenze, intervenendo ad Agorà su Raitre, e ricordando che "a Firenze abbiamo approvato una delibera di giunta che introduce il criterio del salario minimo di nove euro all'ora per qualunque appalto di opere o servizi".
Per Nardella "sono in gran parte i giovani ad essere sottopagati", e ad esempio "da sindaco mi sono trovato a parlare con dei ragazzi laureati, assunti nel mio Comune che entrano a 1.100 euro al mese, quando devono far fronte ad affitti di 700-800 al mese che aumentano del 14% ogni anno. Questi giovani mi dicono 'sindaco, io purtroppo avrei realizzato il mio sogno, che è il concorso pubblico, ma non ce la faccio ad arrivare alla fine del mese e devo rinunciare': siamo a questo paradosso".
In Italia, ha detto il sindaco, "abbiamo cinque milioni di lavoratori sottopagati, abbiamo più di quattro milioni di lavoratori e lavoratrici che guadagnano meno di nove euro lordi l'ora, stiamo parlando di cinque-sei euro netti, una miseria. Quindi c'è un lavoro poverissimo e la precarietà aumenta: parlare solo di aumento dell'occupazione non significa nulla, perché per l'Istat anche un contratto a tempo determinato di due-tre ore al giorno, sottopagato, sarebbe un posto di lavoro".
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