'La sicurezza sui posti di lavoro è una priorità della Regione' ha commentato Giani, presente all'inaugurazione

Quarantasette immagini di lavoratrici e lavoratori, ritratti in momenti della loro vita, con le proprie famiglie, durante una vacanza. Persone che non sono riuscite a tornare a casa dopo il proprio turno di lavoro. Sono loro i protagonisti della mostra 'Non numeri ma persone' inaugurata oggi a Firenze, a Palazzo Strozzi Sacrati, dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani insieme a Valeria Parrini Toffolutti, presidente onoraria dell'associazione nazionale Ruggero Toffolutti, intitolata al figlio, giovane operaio morto alla Magona di Piombino nel 1998.
    
"La sicurezza nei luoghi di lavoro - ha detto Giani - rappresenta uno degli obiettivi fondamentali per la Regione Toscana. Una priorità alla quale dedichiamo tante iniziative e misure per garantire un lavoro che concorra al progresso materiale e spirituale della società, come recita l'articolo 4 della Costituzione. Con la presidente onoraria Toffolutti ci siamo incontrati ed è nata la volontà di ospitare la mostra nella sede della Presidenza della giunta regionale. Le foto ritraggono volti felici e attivi di persone che sono venute a mancare durante il proprio lavoro".

    
"Dietro l'associazione - ha aggiunto - ci sono quindi tante famiglie che hanno colto l'occasione per trasformare una tragedia in un momento di presa di coscienza collettiva. Un altro strumento che va ad aggiungersi a molti altri, nel tentativo di creare condizioni concrete per svolgere in sicurezza la propria attività".

   
Nata nel 2009, quello inaugurato oggi è l'allestimento numero 106 della mostra. "E' soltanto uno degli strumenti a nostra disposizione per sensibilizzare l'opinione pubblica - ha spiegato Parrini Toffolutti -. Nel 2009 abbiamo pensato a questa mostra proprio per dare un volto a queste statistiche, alla freddezza dei numeri. Insieme a tante famiglie colpite da lutti abbiamo raccolto immagini che ritraggono queste persone in momenti di svago, di divertimento, di vita. Accompagnandole da una nota che evidenzia le loro aspettative e le loro speranze stroncate da una fine troppo precoce".
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