Dalla preistoria fino all'Unità d'Italia, la storia della città racchiusa nei suoi luoghi e personaggi

Le origini di Florentia dai tempi remoti al Regno d'Italia raccontate tratteggiando personaggi, luoghi e vicende e scrivendo di mura storiche, antiche consorterie, origini e importanza del calcio e del parlar fiorentino sono l'essenza di 'Il nonno racconta Firenze', centoduesimo lavoro letterario di Luciano Artusi, giornalista, scrittore, e narratore della città.
    
Il libro, scritto da Artusi assieme al figlio Ricciardo per i tipi di Udom e presentato ieri nella sede della Giunta regionale toscana dagli autori assieme al presidente della Toscana Eugenio Giani e Maria Venturi, studiosa e ricercatrice, è un un compendio ragionato di storia fiorentina corredato da un vasto repertorio di disegni, stampe e foto.

"Ci siamo ispirati a piccoli racconti - ha detto Artusi - a cominciare dalla preistoria, da quando al posto della città c'era un grandissimo specchio d'acqua che poi si prosciugò lasciando spazio al luogo dove nel 59 avanti Cristo le legioni romane fondarono la città, descrivendo le vicende cittadine fino all'Unità d'Italia. La peculiarità e l'ambizione di questo libro è stata quella di scrivere piccoli capitoli che si soffermano su alcune delle tante storie che hanno reso Firenze quella che è oggi, anche nei dettagli più nascosti".

"Il valore dei libri di Artusi - ha affermato Giani - è ormai riconosciuto e questa volta si declina in un opera che ha un alto significato sotto il profilo didattico e divulgativo. Le pagine nascono da spunti, ricordi, idee, vicende poco conosciute legati ai grandi protagonisti della politica, dell'arte, della storia e della cultura fiorentina che prendono vita in un ideale visita nelle piazze e nelle strade cittadine dove, accanto agli edifici ed ai monumenti più conosciuti, prendono vita targhe nascoste, ornamenti e cartigli poco conosciuti, memorie di torri purtroppo scomparse, finestre e decori da osservare con lo sguardo rivolto verso l'alto, dove di solito l'attenzione quotidiana non si sofferma e spesso dimora una parte importante dell'anima della città che si rivela a chi sa cercarla con affetto e passione".
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