La Fiorentina stende l’Inter e continua a vivere una stagione da sogno. Anzi, anche l’Inter, come già aveva fatto con Milan, Lazio (due volte) e Roma al Franchi, confermandosi sempre più ‘ammazza grandi’.
Terzo successo di fila per la truppa di Raffaele Palladino, impreziosito dall’emergenza con cui è scesa in campo contro la corrazzata nerazzurra, fino a ieri imbattuta in trasferta in Serie A e con numeri da record, potendo contare su 14 giocatori alla vigilia, divenuti poi 13 col forfait last minute di Gudmundsson. Non proprio uno qualunque.
Tutti dietro, compatti, uniti e solidi, pronti a ripartire per far male con un Kean che sta macinando record su record. 15 gol in poco più di metà campionato per il centravanti gigliato, una facilità nel buttarla dentro impressionante, da unire ad un gran lavoro di sacrificio per la squadra nel reggere palloni con un fisico che fa invidia. E l’Inter? Quasi ridicolizzata. Tanto possesso per i nerazzurri, ma sterile dinanzi al muro viola. Anche quando la squadra di Inzaghi ha messo nella propria area di rigore quella di Palladino non è quasi mai riuscita ad impensierire De Gea.
Piano coi voli pindarici. Non va dimenticato quanto la Fiorentina aveva sofferto nei precedenti 180’ con Genoa e Lazio. A San Siro lunedì sarà un’altra storia. Paradossalmente lo sarà più per Palladino che per Inzaghi, visto che il tecnico viola ritroverà Folorunsho, Fagioli, Ndour, Pablo Marì e Zaniolo, oltre alla speranza di recuperare Adli e Gudmundsson. Quasi metà squadra. E con tanta fiducia in più arrivata dall’impresa fatta ieri.
Palladino e la Fiorentina sono sempre più un’ammazza grandi. Con la legittima convinzione di essere divenuta essa stessa una grande. Lo dice la classifica, straordinaria dopo 23 turni.
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