E ora tocca a Palladino. Inutile nascondersi o girarci attorno, per il tecnico della Fiorentina l’asticella si alzerà notevolmente domenica a Bergamo. L’avversario è già di per sé di quelli di livello altissimo, un’Atalanta che a sua volta non è partita benissimo avendo fatto ‘solo’ tre punti nelle prime tre giornate, gli stessi della Fiorentina che, però, ha giocato due volte in casa con Monza e Venezia e una volta fuori, a Parma, mentre la Dea ha vinto a Lecce, perso con l’Inter e col Torino giocando sempre in trasferta. Domenica ci sarà la prima dell’Atalanta nel nuovo stadio, che poi è sempre lo stesso ma coi lavori di restyling sono terminati e dove ci sarà una bolgia. Detto tutto ciò, con l’aggiunta del fatto che la Fiorentina ha messo a referto cinque prestazioni decisamente rivedibili tra Serie A e Conference League e che, adesso, dovrà mostrare progressi e segnali di crescita, quella di domenica sarà una gara che porterà con sé anche le insidie dell’essere la prima partita del post-sosta per le Nazionali.
Lo sa bene il suo predecessore sulla panchina viola Vincenzo Italiano, che quasi sempre faceva una fatica immensa nella partita immediatamente successiva alla pausa per le gare internazionali. 5 vittorie, 1 pareggio e 7 sconfitte è il bilancio delle partite post sosta della gestione Italiano. Anche Palladino al Monza, spesso e volentieri ha faticato nella prima post pausa, con un bilancio di 1 vittoria, 3 pareggi e 3 sconfitte in 7 partite. Logico che debbano essere considerati i diversi valori delle rispettive realtà e degli avversari affrontati, ma anche questo potrebbe essere un fattore da non sottovalutare per la gara col Gasp di domenica.
Gara, tuttavia, in cui molti degli alibi che Palladino e la Fiorentina avevano avuto nel primo ciclo di gare (mercato aperto, nuovo modulo, nuova filosofia di gioco, preparazione pesante) svaniranno, con la necessità di iniziare a far vedere qualcosa di importante. Già dalla sfida del Gewiss Stadium di domenica si attendono risposte per una Fiorentina che, poi, sarà chiamata ad affrontare Lazio, Empoli, Tns e Milan prima di fermarsi nuovamente per le Nazionali. Mini ciclo in cui Palladino dovrà sfatare il doppio tabù del primo successo da allenatore della Fiorentina e delle gare del dopo sosta del campionato.
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