Presentazioni fiorentine a cura di Paolo Mugnai

Trenta racconti uniti dalla passione per lo sport. In “Palloni e pedali” (Rudis Edizioni) i vari autori rendono omaggio a campioni del passato, ma la storia nota ha pari dignità di quella in una categoria minore, il campione ha la stessa umanità del gregario. Storie  di integrazione sociale, vicende familiari, ritratti personali. I campi di periferia si alternano alle strade polverose delle colline, calcio e ciclismo scoprono di avere talvolta la stessa anima. Cambia lo scenario, ma la sensibilità degli autori si rivolge a chi pedala e tifa con il cuore. Tra sogni giovanili, bar di provincia e radioline, ogni storia è un piccolo ritratto nella storia d’Italia. Dal Giro raccontato dal nonno al primo gol segnato su un campo sterrato, questi racconti rivelano la poesia nascosta dietro ogni affondo in bici e ogni pallone calciato.

Un omaggio alla fatica, alla gloria e alle passioni che uniscono intere generazioni. Ne abbiamo parlato con Riccardo Colucci, autore di uno dei racconti, intitolato “Undici metri”, dedicato, come si desume, a un calcio di rigore. “Ho immaginato un derby Antella – Grassina”, spiega Colucci, “l’idea mi è venuta perché la settimana prima avevo visto una partita del Grassina con un rigore sbagliato, quindi l’episodio raccontato nella mia storia in cui il rigorista va sul dischetto e nella partita precedente aveva sbagliato un rigore era successo davvero”.

Gli undici metri che separano il rigorista dal portiere sono una distanza lunga anche per l’attesa del tiro … Volevo appunto rendere la competizione silenziosa tra il rigorista e il portiere, i pensieri dell’attaccante prima di calciare, la sua solitudine, in quel momento è solo contro tutti, ha il cento per cento della responsabilità, è tra la gloria e il fango, se fa gol o lo sbaglia”.

Altro personaggio è il compagno che rifiuta di tirare il calcio di rigore. “Quel compagno è come l’amico che non se la sente e ti lascia solo in un momento difficile. Lo sport, nel mio specifico il calcio, è un po’ una metafora della vita”. Gli altri racconti sono di Antonio Andriani, Attilio Andriolo, Luca Baglioni, Fernando Bassoli, Luigi Damiano Battistoni, Andrea Bisighin, Luisa Campatelli, Christian Cominelli, Giovanni Dalla Zuanna, Fausto Del Vecchio, Maria Concetta Di Leo, Paolo Filidei, Paolo Forni, Mario Gallotta, Rossella Rosa Gregorio, Ernesto Iezzi, Rino Maiorino, Arnaldo Manuele, Gino Mariani, Maria Rita Merlo, Ilaria Montesi, Domenico Occhipinti, Antonio Primo, Paolo Pupo, Pietro Rainero, Giulio Ricci, Ludovico Serra, Beatrice Sillani, Elio Vassallo.

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