L’imposizione dei dazi ha gettato nel panico l’economia toscana, scatenando preoccupazione e incertezza per il futuro.
In una lunga intervista rilasciata al quotidiano La Nazione il numero uno della Savino Del Bene, e cavaliere del lavoro, Paolo Nocentini, fa il punto sulla situazione del commercio internazionale dopo il terremoto scatenato dall’annuncio di Trump.
Nocentini racconta di aver scritto una lettera alla Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni affinché si attivi con Trump e inizi un negoziato che possa portare ad una diminuzione delle tariffe sulle merci italiane, dato che, spiega, i dazi al 20% imposti dal presidente americano rischiano di far contrarre l’export di ben venti punti percentuali.
Inoltre, spiega Nocentini al quotidiano, il peso dei dazi si abbatterà sia sugli esportatori stranieri, costretti a fare i conti con tariffe molto alte e con la diminuzione del volume di traffici, sia sui consumatori americani, che non potranno più permettersi di acquistare certi prodotti, o preferiranno non pagare un prezzo così alto: con il risultato che a perderci è sia il consumatore finale sia l’esportatore.
Inoltre, una politica commerciale così aggressiva rischia di mettere in seria discussione gli investimenti stranieri sia in Italia che in Toscana e a Firenze, anche se, spiega Nocentini a La Nazione, l’impatto negativo sarà generale e generalizzato.
Ora serve quindi attivare tutti i canali diplomatici esistenti per provare quantomeno a smorzare il peso che le tariffe imposte da Trump avranno sui produttori italiani.
In una lunga intervista rilasciata al quotidiano La Nazione il numero uno della Savino Del Bene, e cavaliere del lavoro, Paolo Nocentini, fa il punto sulla situazione del commercio internazionale dopo il terremoto scatenato dall’annuncio di Trump.
Nocentini racconta di aver scritto una lettera alla Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni affinché si attivi con Trump e inizi un negoziato che possa portare ad una diminuzione delle tariffe sulle merci italiane, dato che, spiega, i dazi al 20% imposti dal presidente americano rischiano di far contrarre l’export di ben venti punti percentuali.
Inoltre, spiega Nocentini al quotidiano, il peso dei dazi si abbatterà sia sugli esportatori stranieri, costretti a fare i conti con tariffe molto alte e con la diminuzione del volume di traffici, sia sui consumatori americani, che non potranno più permettersi di acquistare certi prodotti, o preferiranno non pagare un prezzo così alto: con il risultato che a perderci è sia il consumatore finale sia l’esportatore.
Inoltre, una politica commerciale così aggressiva rischia di mettere in seria discussione gli investimenti stranieri sia in Italia che in Toscana e a Firenze, anche se, spiega Nocentini a La Nazione, l’impatto negativo sarà generale e generalizzato.
Ora serve quindi attivare tutti i canali diplomatici esistenti per provare quantomeno a smorzare il peso che le tariffe imposte da Trump avranno sui produttori italiani.
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