La Nazione questa mattina riporta che negli ultimi sei anni la gestione del parcheggio scambiatore di viale Guidoni è in difficoltà, dato che annualmente viene registrata una perdita di circa 160mila euro, per un totale di circa 1 milione di euro di perdite.
Una situazione che è finita sotto la lente di ingrandimento della Commissione Controllo del Comune di Firenze che, intenzionato ad avere un quadro più chiaro della situazione, ha nei mesi scorsi convocato i vertici di Servizi ala Strada per avere un quadro più chiaro della situazione.
E, riporta il quotidiano, Sas ha spiegato che con l’assetto tariffario precedente era semplicemente impossibile rientrare nei costi di gestione. Così il Comune ha deciso di alzare le tariffe da un euro a un euro e cinquanta per la sosta sotto le cinque ore, due euro e cinquanta fra le cinque e le dodici ore di utilizzo e quattro euro per ogni ora di utilizzo successiva alle dodici ore di permanenza (comunque frazionabili in periodi intermedi di mezz’ora).
Un aumento delle tariffe che però non è stato sufficiente a coprire del tutto le perdite, con il rischio, scrive il quotidiano, che possa rendersi necessario un ulteriore aumento dei prezzi.
Della questione i è parlatoi anche in Consiglio comunale, con il consigliere Matteo Chelli (FdI), che ha parlato senza troppi giri di parole di un “fallimento” del sistema di gestione, mentre l’assessore comunale alla mobilità Andrea Giorgio ha spiegato che la priorità del Comune è di rendere facilmente fruibile il parcheggio a lavoratori e studenti che lasciano lì la macchina ed entrano in città con la tramvia.
Stesso discorso, riporta inoltre il quotidiano, va fatto per il parcheggio di San Donato, ugualmente alle prese con conti in rosso e una situazione economica non semplice.
Una situazione che è finita sotto la lente di ingrandimento della Commissione Controllo del Comune di Firenze che, intenzionato ad avere un quadro più chiaro della situazione, ha nei mesi scorsi convocato i vertici di Servizi ala Strada per avere un quadro più chiaro della situazione.
E, riporta il quotidiano, Sas ha spiegato che con l’assetto tariffario precedente era semplicemente impossibile rientrare nei costi di gestione. Così il Comune ha deciso di alzare le tariffe da un euro a un euro e cinquanta per la sosta sotto le cinque ore, due euro e cinquanta fra le cinque e le dodici ore di utilizzo e quattro euro per ogni ora di utilizzo successiva alle dodici ore di permanenza (comunque frazionabili in periodi intermedi di mezz’ora).
Un aumento delle tariffe che però non è stato sufficiente a coprire del tutto le perdite, con il rischio, scrive il quotidiano, che possa rendersi necessario un ulteriore aumento dei prezzi.
Della questione i è parlatoi anche in Consiglio comunale, con il consigliere Matteo Chelli (FdI), che ha parlato senza troppi giri di parole di un “fallimento” del sistema di gestione, mentre l’assessore comunale alla mobilità Andrea Giorgio ha spiegato che la priorità del Comune è di rendere facilmente fruibile il parcheggio a lavoratori e studenti che lasciano lì la macchina ed entrano in città con la tramvia.
Stesso discorso, riporta inoltre il quotidiano, va fatto per il parcheggio di San Donato, ugualmente alle prese con conti in rosso e una situazione economica non semplice.
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