"Dopo l'avvio del governo della città di Firenze ora ci sono le decisioni importanti per le cosiddette municipalizzate, aziende cosiddette private ma di capitale pubblico, dove il governo della città nomina i propri amici, presumibilmente capaci" ma "non si capisce perché anche questa nomina non debba essere fatta dai cittadini, chiamando i candidati a cercare consenso su cosa intenderebbero fare per la guida di importanti luoghi gestionali della nostra vita". Lo scrive il presidente dell'associazione di consumatori, Aduc, Vincenzo Donvito Maxia, in una nota dedicata alle società partecipate dal Comune di Firenze.
"Certo - sottolinea - la legge non prevede la chiamata alle urne per cose del genere, ma forse sarebbe opportuno, anche per non correre il rischio di confondere la professionalità necessaria per certe gestioni con la sistemazione degli amici".
"Certo - sottolinea - la legge non prevede la chiamata alle urne per cose del genere, ma forse sarebbe opportuno, anche per non correre il rischio di confondere la professionalità necessaria per certe gestioni con la sistemazione degli amici".
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