"Se dovessimo usare il linguaggio e le modalità di comunicazione dell'attuale ministro per le Infrastrutture Salvini, potremmo dire che non difende i confini, e quando lo fa sicuramente non sono quelli della Toscana visto che, secondo quanto si apprende, sarebbero stati stanziati finanziamenti a favore della Regione Umbria per realizzare delle infrastrutture in Toscana. Già questo atto risulta fuori dalle regole, ma ancora più stridente risulta il fatto che queste stesse infrastrutture che ipoteticamente si vanno a finanziare non sono volute, nella loro localizzazione a Creti, dalla stessa Regione Toscana che ne deve autorizzare la realizzazione. Insomma un vero pasticcio alla 'Salvini'". Lo affermano in una nota i consiglieri regionali Pd in Toscana, Vincenzo Ceccarelli e Lucia De Robertis, riguardo a comunicazioni della Regione Umbria su finanziamenti per la stazione Av di Creti, località nel territorio di Cortona (Arezzo) indicata dal Mit per la realizzazione della nuova stazione Tav Medioetruria.
"E' ormai evidente a tutti, anche in Umbria, che si tratta di una scelta politico-elettorale unilaterale e propagandistica da parte del Ministro - accusano i due esponenti Pd - Creti è una scelta sbagliata, su tutti l'elemento più clamoroso è quello della mancanza dello scambio ferro-ferro, caratteristica fondamentale per una moderna stazione Av, e poi il fatto che si vada a privilegiare una soluzione che ha un bacino di utenza potenziale minore rispetto a Rigutino", alle porte di Arezzo.
"Rimane infine anche l'aspetto, non marginale, che forse sfugge al Ministro - polemizzano Ceccarelli e De Robertis -, ovvero che senza l'intesa con la Regione Toscana una nuova stazione ferroviaria in Toscana non la si realizza". "Ci batteremo ancora - concludono - per una soluzione logica e funzionale che favorisca la costruzione di quest'opera così importante per la mobilità toscana".
"E' ormai evidente a tutti, anche in Umbria, che si tratta di una scelta politico-elettorale unilaterale e propagandistica da parte del Ministro - accusano i due esponenti Pd - Creti è una scelta sbagliata, su tutti l'elemento più clamoroso è quello della mancanza dello scambio ferro-ferro, caratteristica fondamentale per una moderna stazione Av, e poi il fatto che si vada a privilegiare una soluzione che ha un bacino di utenza potenziale minore rispetto a Rigutino", alle porte di Arezzo.
"Rimane infine anche l'aspetto, non marginale, che forse sfugge al Ministro - polemizzano Ceccarelli e De Robertis -, ovvero che senza l'intesa con la Regione Toscana una nuova stazione ferroviaria in Toscana non la si realizza". "Ci batteremo ancora - concludono - per una soluzione logica e funzionale che favorisca la costruzione di quest'opera così importante per la mobilità toscana".
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