Giani: “Punto di riferimento per la solidarietà e l'attenzione agli ultimi”

Il Pegaso d'oro, la massima onorificenza della Regione Toscana, all'Opera della Divina Provvidenza Madonnina del Grappa, di Firenze, che nel 2024 ha compiuti i 100 anni. A consegnarlo nelle mani di don Vincenzo Russo, che guida l'Opera, si spiega in una nota, il presidente della Regione Eugenio Giani e la vicepresidente Stefania Saccardi, alla presenza dell'arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli.
    
"Punto di riferimento per la solidarietà e l'attenzione agli ultimi - ha detto Giani - l' Opera della Madonnina del Grappa è una costola, più che una costola, è carne viva direi, della storia di Firenze, illuminata da personalità dal carisma unico, come unico in questo caso è stato quello di don Facibeni che ci ha lasciato una simile eredità. Sta a noi, nella gratitudine per quello che don Facibeni ha saputo creare, sottolineare l'importanza che la sua opera e il suo insegnamento rappresentano per tutti e per questa città".

Gambelli ha sottolineato che "è un riconoscimento che si può considerare rivolto a tutti coloro che hanno fatto parte della storia dell'Opera, della quale si celebrano i cento anni. Se ciò è oggi possibile lo dobbiamo a don Giulio Facibeni e poi a don Corso Guicciardini. Per mezzo loro, con il contributo di altri sacerdoti e di una parte abbondante della comunità fiorentina, giunge fino a noi una preziosa eredità di insegnamento ma anche un significativo esempio da attuare in questo nostro tempo".

"Siamo orgogliosi di consegnare il Pegaso d'oro all'Opera della Madonnina - ha detto Saccardi - che nacque grazie alla missione di don Facibeni. Firenze, con le ferite ancora vive del dopoguerra, in lui riconobbe il valore della solidarietà concreta e disinteressata che con il suo lavoro diventava cultura, vorrei dire identità, di un'intera città. Dare il Pegaso all'Opera oggi, in questo presente difficile, lacerato dalle guerre e dalle diseguaglianze, significa dare vita e forza a una testimonianza e a un impegno quotidiano di coloro che, con fede, coraggio, nel silenzio caratteristico di chi compie il bene, cercano di rispondere ai bisogni dei più fragili".

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