Nel carcere fiorentino di Sollicciano il reparto accoglienza risulta un "dormitorio" e quello transito "appare inadeguato ad ospitare persone" per la "palese insalubrità e la collocazione al livello inferiore del calpestio, tale da renderlo del tutto invivibile". È il bilancio della visita svolta stamattina alla casa circondariale fiorentina da una delegazione della Camera penale di Firenze, che ha aderito all'iniziativa promossa dall'Osservatorio carcere Ucpi 'Ristretti in Agosto'.
La delegazione era accompagnata dal comandante degli agenti di Polizia penitenziaria Massimo Mencaroni. "La visita ha consegnato ancora una volta una realtà durissima che necessita di interventi strutturali e sociali", ha detto Luca Maggiora, presidente della Camera penale fiorentina.
"Preoccupa - si legge in una nota dei penalisti - la chiusura della seconda cucina (inaugurata pochi anni fa e munita di attrezzature moderne) dichiarata inagibile per pericolo di cedimento strutturale del pavimento".
Inoltre, sottolinea la Camera penale "le sezioni, al netto della 5/a resa inagibile a seguito delle ultime drammatiche manifestazioni dei detenuti dello scorso luglio, scontano la fatiscenza ed il sovraffollamento. Il reparto accoglienza risulta, al più, un dormitorio. La presenza di numerose diverse etnie (più di 60) rende difficilissima la allocazione dei detenuti e la prevenzione di scontri".
La Camera penale di Firenze denuncia anche il "numero ridotto del personale di polizia penitenziaria" che "al netto dei reali sforzi profusi" rende "assolutamente critica la gestione dell'istituto".
La notte scorsa, concludono i penalisti, è deceduto un "detenuto con patologie complesse, durante l'ennesimo ricovero ospedaliero": in ragione della sua "totale indigenza non è riuscito a trovare nel tempo alcuna collocazione alternativa nonostante le ripetute richieste di differimento della pena".
La delegazione era accompagnata dal comandante degli agenti di Polizia penitenziaria Massimo Mencaroni. "La visita ha consegnato ancora una volta una realtà durissima che necessita di interventi strutturali e sociali", ha detto Luca Maggiora, presidente della Camera penale fiorentina.
"Preoccupa - si legge in una nota dei penalisti - la chiusura della seconda cucina (inaugurata pochi anni fa e munita di attrezzature moderne) dichiarata inagibile per pericolo di cedimento strutturale del pavimento".
Inoltre, sottolinea la Camera penale "le sezioni, al netto della 5/a resa inagibile a seguito delle ultime drammatiche manifestazioni dei detenuti dello scorso luglio, scontano la fatiscenza ed il sovraffollamento. Il reparto accoglienza risulta, al più, un dormitorio. La presenza di numerose diverse etnie (più di 60) rende difficilissima la allocazione dei detenuti e la prevenzione di scontri".
La Camera penale di Firenze denuncia anche il "numero ridotto del personale di polizia penitenziaria" che "al netto dei reali sforzi profusi" rende "assolutamente critica la gestione dell'istituto".
La notte scorsa, concludono i penalisti, è deceduto un "detenuto con patologie complesse, durante l'ennesimo ricovero ospedaliero": in ragione della sua "totale indigenza non è riuscito a trovare nel tempo alcuna collocazione alternativa nonostante le ripetute richieste di differimento della pena".
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)
Attiva i cookies
Attiva i cookies