Il piccolo è in gravi condizioni al Meyer

Aveva trentasette anni, era all'ottavo mese di gravidanza. È morta all'improvviso, dopo un grave malore, in ospedale al San Jacopo. Sono ore tragiche per Pistoia, sono ore di angoscia per le sorti del bambino appena nato, che si trova al momento all'ospedale pediatrico Meyer a Firenze. Si chiamava Laura Porta, in tanti sui social la ricordano come una persona solare e di buon cuore, sempre pronta a dare una mano al prossimo. Faceva l'infermiera, aveva prestato servizio alla Misericordia.

La donna era nella sua casa alla periferia di Pistoia nella giornata di domenica 18 febbraio. Si sarebbe sentita male verso le 14. Subito sarebbero stati avvertiti i soccorsi, ma le condizioni sono parse critiche fin dal primo momento. Nell'abitazione dove viveva Laura Porta assieme al compagno sono giunti l'automedica e un'ambulanza della Misericordia di Candeglia. La 37enne è stata caricata sul mezzo che ha raggiunto l'ospedale di Pistoia.

La situazione è parsa fin da subito complessa, non solo per la salute della donna ma anche per quella del bambino, dato che Laura Porta era all'ottavo mese di gravidanza. I sanitari hanno operato un parto cesareo d'urgenza, poi il piccolo è stato portato in gravi condizioni al Meyer, dove è in prognosi riservata. Per Laura Porta il personale sanitario ha fatto il possibile, ma nella tarda serata di domenica è arrivata la drammatica notizia: la 37enne non ce l'ha fatta.

Ancora ignote le cause del decesso, per adesso si parla solo di un malore, senza aggiungere dettagli. La notizia è corsa sui social e in molti hanno espresso cordoglio per la donna, tanti si stanno stringendo attorno alla famiglia in attesa di notizie dal Meyer. Laura Porta era originaria della Sardegna ma viveva da tempo col compagno in Toscana. Aveva avuto modo di farsi conoscere per il suo lavoro di infermiera - lavorava al Santo Stefano di Prato - e per la disponibilità con le altre persone nel drammatico momento della pandemia.

Questo il ricordo di David Nucci, presidente dell’Ordine degli infermieri interprovinciale di Firenze e Pistoia: "Ci stringiamo con forza al compagno e ai familiari di Laura per questa enorme tragedia. In questo momento drammatico voglio aggiungere anche un ricordo personale. Laura era stata una mia studentessa: era una collega con una grande motivazione e con un entusiasmo contagioso. Anche dopo la laurea continuava ad aver voglia di studiare, approfondire, crescere professionalmente. La sua morte improvvisa, in un momento di grande felicità come quello che stava vivendo per la maternità, ci lascia senza parole. Ci stringiamo ai suoi familiari, al compagno e al loro bimbo che sta lottando per sopravvivere".

"Una vita spezzata in maniera drammatica. Un fiore reciso. Una ragazza che aveva davanti una vita brillante, piena di gioia e di entusiasmo". Mariaflora Succu, direttore operativo di Auxilium Stp, ricorda, in una nota, Laura, l'infermiera di 37 anni scomparsa nella notte appena passata. "Prima della maternità, Laura lavorava con noi presso la casa circondariale La Dogaia - prosegue Mariaflora Succu - e aveva mostrato fin da subito un grande entusiasmo per la professione infermieristica, anche in un contesto così particolare. Lo stesso entusiasmo contagioso che portava con sé in ogni cosa che faceva. Poi la gioia infinita della maternità e il sogno di rientrare nella graduatoria del concorso Asl per tornare laddove era nata la grande passione per il suo lavoro. Il suo sorriso mancherà a tutti, ci stringiamo ai suoi cari in questo momento di immenso dolore".
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