Giuseppe Rossi, conosciuto ai più anche con il soprannome di Pepito, ha scritto alcune delle pagine più belle della recente storia della Fiorentina ed è rimasto uno dei giocatori ai quali il pubblico e la città di Firenze sono più affezionati.
“Per me questa città è una seconda casa perché quando torno qui sento ancora il calore e l’affetto delle persone, abbiamo creato un bellissimo rapporto” ha detto Rossi.
L’attaccante italo-americano ha partecipato oggi alla presentazione del “Pepito Day”, una partita che verrà giocata allo stadio Franchi di Firenze assieme agli ex compagni di Rossi.
“Sarà una bella serata, verrà anche la mia famiglia dall’America” ha commentato Rossi, annunciando anche alcuni dei nomi di chi parteciperà alla partita: “Verranno Cassano e Toni, Frey, ci sarà Ferguson, il mio primo allenatore ai tempi del Manchester. E ci sarà anche Gabriel Omar Batistuta. Altri li sveleremo più in là, sarà un grande onore averli tutti a Firenze”.
Guardandosi indietro, Pepito non può fare a meno di ripensare a suo padre, che “ha fatto tanti sacrifici per me permettendomi di arrivare in alto”, e ad un attaccante con il quale avrebbe voluto giocare di più, Ruud Van Nistelrooy che “era perfetto per le mie caratteristiche, penso che avremmo potuto fare bene”.
Parlando del momento attuale della Fiorentina, Rossi ha risposto ad una domanda sull’attaccante che in questo momento sta facendo sognare Firenze, Moise Kean, punto fermo dell’attacco gigliato rinato agli ordini di Raffaele Palladino: “Sta facendo cose importanti, fa reparto da solo ed ha ottime qualità. Fa piacere vedere un bomber alla Fiorentina”.
“Questa Fiorentina” ha aggiunto “sta facendo cose straordinarie, si vede che Palladino ha mosso alcune cose da questa estate e la squadra funziona, speriamo che possa trovare continuità senza trascurare l’impegno europeo”.
Proprio su Palladino Rossi ha speso parole di elogio: “Ci siamo conosciuti tanto tempo fa, in Under 21, sono contento di vederlo fare bene per una grande squadra come la Fiorentina. Credo si meriti il successo che sta avendo”.
Infine, su Zaniolo e Fagioli, arrivati nel mercato di gennaio, Rossi non ha dubbi: “Danno grande qualità alla squadra e saranno in grado di fare bene”.
Alla presentazione del Pepito Day c’era anche Borja Valero, un’altra autentica istituzione della storia recente della Fiorentina: “Stare insieme a Pepito è un vero onore, è una persona fantastica e mi fa piacere partecipare. Certo, mi fa strano vedere il mio nome accanto a quelli di Ferguson e Batistuta, ma sarà davvero bellissimo”.
Forse non tutti se ne sono resi pienamente conto, ma Borja Valero non ha dubbi: “Era un giocatore straordinario, al primo anno al Villareal, quando ha potuto dare il 100% prima degli infortuni, fece più di trenta gol. Quando si infortunò la nostra stagione si complicò molto, e fu un peccato perché avremmo potuto fare qualcosa di importante”.
Tra la Fiorentina di Borja e Rossi e quella attuale è difficile fare paragoni, perché “il calcio di oggi è molto più rapido e fisico e forse non saremmo riusciti ad esprimerci al meglio, ma sono davvero molto contento che la Fiorentina stia facendo bene, che ci sia stato un mercato propositivo e che la squadra stia lottando per un posto in Champions”.
Sull’attuale centrocampo della Fiorentina Borja Valero non ha dubbi: “È un ottimo reparto, ci sono giocatori importantissimi che hanno qualità. Quello più simile a me forse è Fagioli, ma credo che anche Richardson e Cataldi siano giocatori molto utili, anche se tutto il centrocampo è fondamentale per far bene, e la Fiorentina quest’anno ha un’ampia scelta”.
Di quello che la Fiorentina di Rossi e Borja avrebbe potuto raggiungere se Pepito non si fosse infortunato ha parlato anche il presidente della Regione Eugenio Giani, presente alla presentazione: “Forse quella squadra avrebbe potuto lottare per il terzo scudetto, fu davvero un peccato. Gli anni di Rossi furono tre anni di grande intensità, credo sia stato un periodo importantissimo dopo quello della ricostruzione e quello degli anni in cui la Fiorentina lottava per la Champions.I suoi furono anni di grandissimo attaccamento della città alla squadra, basti pensare alla tripletta che realizzò contro la Juventus”.
Condividi
Attiva i cookies