Domani per la Giornata mondiale per la Salute e sicurezza sul lavoro la federazione di Firenze del sindacato di base Usb organizza un presidio davanti alla sede dell'Ispettorato del Lavoro, in viale Lavagnini, alle ore 10. L'iniziativa, spiega una nota, viene fatta "dopo che l'azienda Rfi ha deciso di cambiare l'orario di lavoro al personale della Manutenzione e si sono palesate ancora di più le criticità che devono affrontare i lavoratori", "come organizzazione sindacale abbiamo da tempo segnalato all'Ispettorato del Lavoro le problematiche che si sono create con il cambio di orario, ma fino ad oggi non siamo stati convocati per fare chiarezza".
In particolare, riporta la stessa nota dell'Usb, "non viene rispettato il riposo minimo settimanale; fra un riposo ed un altro ci sono 11 giorni di calendario; la prestazione notturna inizia alle 22 del giorno di riposo; vengono sistematicamente comandate lavorazioni fuori dal proprio nucleo manutentivo; gli orari di interruzione si protraggono oltre l'orario di lavoro; viene interpretato arbitrariamente l'articolo 30 paragrafo 2 (ferie estive); non vengono garantiti i permessi ferie frazionati a ore".
"Queste - conclude l'annuncio - sono le principali problematiche, ma c'è tanto ancora da discutere e soprattutto da risolvere, dal momento che è già troppo tempo ormai che i lavoratori della manutenzione sono prigionieri di un'azienda che, dopo l'accordo del 10 gennaio, pensa di poter applicare il Ccnl e i vari accordi esclusivamente a proprio piacimento, con la minaccia di sanzioni verso il lavoratore che non esegua quanto l'azienda impone".
In particolare, riporta la stessa nota dell'Usb, "non viene rispettato il riposo minimo settimanale; fra un riposo ed un altro ci sono 11 giorni di calendario; la prestazione notturna inizia alle 22 del giorno di riposo; vengono sistematicamente comandate lavorazioni fuori dal proprio nucleo manutentivo; gli orari di interruzione si protraggono oltre l'orario di lavoro; viene interpretato arbitrariamente l'articolo 30 paragrafo 2 (ferie estive); non vengono garantiti i permessi ferie frazionati a ore".
"Queste - conclude l'annuncio - sono le principali problematiche, ma c'è tanto ancora da discutere e soprattutto da risolvere, dal momento che è già troppo tempo ormai che i lavoratori della manutenzione sono prigionieri di un'azienda che, dopo l'accordo del 10 gennaio, pensa di poter applicare il Ccnl e i vari accordi esclusivamente a proprio piacimento, con la minaccia di sanzioni verso il lavoratore che non esegua quanto l'azienda impone".
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