Per l'Irpet cresce il numero di lavoratori in cassa integrazione

La produzione industriale in Toscana risulta in calo del -5,1% nell'ultimo trimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con le esportazioni a prezzi correnti aumentate del +13,8, ma una crescita reale più contenuta (+3,5%), in virtù dell'andamento anomalo della gioielleria aretina e per il resto prevalentemente guidato dai risultati di alcune realtà aziendali dell'industria farmaceutica e della meccanica fiorentina. Lo afferma l'Irpet nella sua ultima nota congiunturale.
    
"Nonostante il rallentamento produttivo - sostengono i ricercatori - gli addetti sono cresciuti: +2,5% su base annua. Ma l'andamento positivo non coinvolge tutti i settori e diventa negativo nella moda. Il ripiegamento complessivo degli avviamenti testimonia il progressivo indebolimento della domanda di lavoro. Segnali di difficoltà emergono anche dall'aumento dei lavoratori in cassa integrazione, passati da meno di 7.000 nel 2023 a oltre 13.000 nel 2024 (quattro ogni 100, con la filiera della pelle al 10%)". Sono in crescita anche i licenziamenti per motivi economici, soprattutto nell'industria, e prevalentemente concentrati nelle lavorazioni della moda. 
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