Così il direttore di Confagricoltura: 'Scollamento fra apparato produttivo e amministrativo'

"Emergenza peronospora 2023, chi era costei? Scomparsa dai radar. Evaporata nel sistema informatico. Un'altra tegola, un nuovo interrogativo per tante imprese che non hanno ricevuto alcuna notizia. Una questione che riguarda oltre 300 aziende agricole della Toscana nostre associate. Ma è indubbio che la stima è al ribasso rispetto all'intero panorama regionale. Ancora oggi senza risposte e senza riscontri veri". Così il direttore di Confagricoltura Toscana Gianluca Cavicchioli per accendere i riflettori sul tema dei rimborsi per i danni provocati dalla peronospora nel 2023.
    
"La questione di fondo non sono tanto gli importi promessi e ad oggi non corrisposti - sottolinea in una nota -, pur a suo tempo previsti e annunciati per fronteggiare i gravi danni alle coltivazioni, ma il segnale di un evidente scollamento tra il sistema produttivo e quello amministrativo, tra chi lavora ogni giorno nei campi e un apparato che dovrebbe tutelarlo. Ogni opportunità è sempre ben accolta se può alleviare gli imprevisti. Ma ciò che conta davvero è la vicinanza concreta alle imprese. Il 'compitino', svolto con sufficienza, non serve: alimenta solo disagio, scontento, sfiducia".

Per Cavicchioli "inutile girarci intorno, la questione ritorna sulla gestione nazionale degli enti preposti all'erogazione dei sostegni destinati al comparto. Ogni giorno le aziende si rimboccano le maniche ma questo silenzio grida ascolto. Alle imprese, ai contribuenti si chiede il rispetto rigoroso delle scadenze. Noi chiediamo pari attenzione ed equità nei comportamenti".
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