Il sostegno e la creazione di 'un ambiente favorevole' alle imprese artigiane e ai singoli professionisti è uno dei pilastri su cui Confartigianato Toscana chiede impegno da parte di chi vincerà le prossime elezioni regionali, in programma il 12 e 13 ottobre.
Intervenuto con un videomessaggio, il presidente di Confartigianato Marco Granelli, ha ribadito la necessità che la Regione crei le condizioni favorevoli all'affermazione dell'attività imprenditoriale artigiana sul territorio regionale: "Il dialogo con le istituzioni è indispensabile per connettere i bisogni dell'economia reale con le politiche di sviluppo - ha sottolineato Granelli, auspicando - un credito più accessibile e una valorizzazione della rete dei confidi, un fisco più leggero, una pubblica amministrazione più semplice ed efficiente, energia meno costosa con un'attenzione alle energie rinnovabili, infrastrutture fisiche e immateriali all'altezza delle sfide tecnologiche, sostegni efficaci per affrontare le transizioni green e digitale e per conquistare i mercati internazionali. Una formazione continua per competere e trasferire i saperi, valorizzare la bilateralità artigiana, sostenere l'intera filiera turistica, una nuova normativa adatta all'evoluzione delle imprese artigiane".
Il sostegno a manifattura e turismo, pilastri dell'economia toscana, è tra le priorità epsresse dal presidente di Confartigianato Toscana Ferrer Vannetti: "Chiediamo una politica economica regionale che guardi con la dovuta attenzione alle due basilari vocazioni produttive della Toscana, ovvero manifattura e turismo che devono essere gestite in modo sinergico e ragionato, puntando ad attività, sia nel manufatturiero che nei servizi, a più alto valore aggiunto e perseguendo una crescente produttività e benessere diffuso".
Fra le richieste contenute nel documento presentato ai candidati, valorizzazione della sussidiarietà attiva dei corpi intermedi, semplificazione ed efficienza, sicurezza e legalità attraverso il contrasto effettivo al lavoro nero e all'abusivismo, tutela del territorio contro gli eventi calamitosi; accorciare le catene del valore e rafforzare la capacità produttiva locale; favorire il ricambio generazionale; predisporre incentivi a misura di piccola impresa; assicurare un accesso al credito che non penalizzi le piccole imprese, con nuove forme di finanza oltre al sistema dei Confidi.
Intervenuto con un videomessaggio, il presidente di Confartigianato Marco Granelli, ha ribadito la necessità che la Regione crei le condizioni favorevoli all'affermazione dell'attività imprenditoriale artigiana sul territorio regionale: "Il dialogo con le istituzioni è indispensabile per connettere i bisogni dell'economia reale con le politiche di sviluppo - ha sottolineato Granelli, auspicando - un credito più accessibile e una valorizzazione della rete dei confidi, un fisco più leggero, una pubblica amministrazione più semplice ed efficiente, energia meno costosa con un'attenzione alle energie rinnovabili, infrastrutture fisiche e immateriali all'altezza delle sfide tecnologiche, sostegni efficaci per affrontare le transizioni green e digitale e per conquistare i mercati internazionali. Una formazione continua per competere e trasferire i saperi, valorizzare la bilateralità artigiana, sostenere l'intera filiera turistica, una nuova normativa adatta all'evoluzione delle imprese artigiane".
Il sostegno a manifattura e turismo, pilastri dell'economia toscana, è tra le priorità epsresse dal presidente di Confartigianato Toscana Ferrer Vannetti: "Chiediamo una politica economica regionale che guardi con la dovuta attenzione alle due basilari vocazioni produttive della Toscana, ovvero manifattura e turismo che devono essere gestite in modo sinergico e ragionato, puntando ad attività, sia nel manufatturiero che nei servizi, a più alto valore aggiunto e perseguendo una crescente produttività e benessere diffuso".
Fra le richieste contenute nel documento presentato ai candidati, valorizzazione della sussidiarietà attiva dei corpi intermedi, semplificazione ed efficienza, sicurezza e legalità attraverso il contrasto effettivo al lavoro nero e all'abusivismo, tutela del territorio contro gli eventi calamitosi; accorciare le catene del valore e rafforzare la capacità produttiva locale; favorire il ricambio generazionale; predisporre incentivi a misura di piccola impresa; assicurare un accesso al credito che non penalizzi le piccole imprese, con nuove forme di finanza oltre al sistema dei Confidi.
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