Tavolo al Mimit oggi sulla Pro Gest, marchio del settore cartoni che occupa oltre mille persone, alle prese con una importante crisi finanziaria. "C'era bisogno della sede nazionale e istituzionale per approfondire la situazione che riguarda tutto gruppo Pro Gest", ha detto a Valerio Fabiani, consigliere del presidente della Toscana Eugenio Giani per lavoro e crisi aziendali, ringraziando il Ministero per aver raccolto le richieste di sindacati e Regione.
"Con il nuovo assetto societario ci sono state diverse occasioni di confronto diretto e da remoto proprio in sede regionale. Per noi il punto centrale è capire l'incrocio fra il piano che a livello generale Pro Gest dovrà presentare nell'ambito della procedura di composizione negoziata della crisi e il destino dei siti toscani, sui quali comunque vi erano scelte precedentemente annunciate e oggi confermate, di una rinnovata centralità del sito di Altopascio", ha aggiunto Fabiani.
Al centro delle preoccupazioni resta però il trasferimento dello stabilimento di Sesto Fiorentino: "Necessita di consequenziali investimenti di cui dobbiamo avere visibilità concreta: vogliamo un percorso condiviso con le organizzazioni sindacali per gestire con intelligenza la questione del personale anche attraverso soluzioni 'personalizzate', e per facilitare la reindustrializzazione e la rigenerazione urbana di quel sito: sono in corso contatti anche favoriti dalla Regione con alcuni player industriali con i quali sta parlando la società".
"E' fondamentale - conclude - consolidare e rafforzare dialogo e confronto fra azienda, organizzazioni sindacali e istituzioni per voltare definitivamente pagina rispetto alle stagioni precedenti".
"Con il nuovo assetto societario ci sono state diverse occasioni di confronto diretto e da remoto proprio in sede regionale. Per noi il punto centrale è capire l'incrocio fra il piano che a livello generale Pro Gest dovrà presentare nell'ambito della procedura di composizione negoziata della crisi e il destino dei siti toscani, sui quali comunque vi erano scelte precedentemente annunciate e oggi confermate, di una rinnovata centralità del sito di Altopascio", ha aggiunto Fabiani.
Al centro delle preoccupazioni resta però il trasferimento dello stabilimento di Sesto Fiorentino: "Necessita di consequenziali investimenti di cui dobbiamo avere visibilità concreta: vogliamo un percorso condiviso con le organizzazioni sindacali per gestire con intelligenza la questione del personale anche attraverso soluzioni 'personalizzate', e per facilitare la reindustrializzazione e la rigenerazione urbana di quel sito: sono in corso contatti anche favoriti dalla Regione con alcuni player industriali con i quali sta parlando la società".
"E' fondamentale - conclude - consolidare e rafforzare dialogo e confronto fra azienda, organizzazioni sindacali e istituzioni per voltare definitivamente pagina rispetto alle stagioni precedenti".
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