Istituire un osservatorio regionale sulla desertificazione bancaria. Lo prevede una proposta di risoluzione licenziata all'unanimità la commissione istituzionale per il sostegno, la valorizzazione e la promozione delle aree interne della Toscana, presieduta da Marco Niccolai (Pd).
L'atto passa ora all'esame dell'Aula, e impegna la Giunta regionale a "istituire un osservatorio regionale sulla desertificazione bancaria, coinvolgendo tra gli altri le rappresentanze istituzionali, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali ed i principali soggetti del settore bancario presenti sul territorio toscano, con il compito di monitorare l'evoluzione del fenomeno, raccogliere e analizzare dati aggiornati sulle chiusure degli sportelli, nonché di promuovere soluzioni mirate a garantire la presenza di tali servizi nelle aree più svantaggiate tenendo conto delle specifiche esigenze dei territori".
In Toscana, si legge nel testo della proposta di risoluzione, la desertificazione bancaria ha già "un impatto rilevante: 46mila persone risiedono in comuni che non registrano la presenza di alcuna banca e 103mila persone risiedono in comuni che hanno un solo sportello bancario. Inoltre il 9,5% dei Comuni toscani non dispone di sportelli bancari e un ulteriore 18% ha solo una filiale operativa". Per quanto riguarda le imprese toscane, "2900 hanno sede in comuni che non vedono la presenza di alcuna banca e 7400 imprese hanno sede in comuni con un solo sportello bancario".
Nel complesso, la superficie del territorio toscano priva di sportelli bancari "è pari al 5% del totale". Secondo Niccolai "purtroppo, oltre agli sportelli, vengono spesso chiusi anche gli atm, con un ulteriore danno all'utenza ed è già emerso con chiarezza che alla chiusura degli sportelli bancari corrisponde una riduzione degli affidamenti alle imprese locali. Tutto questo accade il più delle volte con una scarsa o tardiva comunicazione agli enti locali", ha spiegato il presidente Marco Niccolai. "Vogliamo che il mondo bancario si senta responsabilizzato. Servono tempi rapidi per l'attivazione dell'osservatorio".
L'atto passa ora all'esame dell'Aula, e impegna la Giunta regionale a "istituire un osservatorio regionale sulla desertificazione bancaria, coinvolgendo tra gli altri le rappresentanze istituzionali, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali ed i principali soggetti del settore bancario presenti sul territorio toscano, con il compito di monitorare l'evoluzione del fenomeno, raccogliere e analizzare dati aggiornati sulle chiusure degli sportelli, nonché di promuovere soluzioni mirate a garantire la presenza di tali servizi nelle aree più svantaggiate tenendo conto delle specifiche esigenze dei territori".
In Toscana, si legge nel testo della proposta di risoluzione, la desertificazione bancaria ha già "un impatto rilevante: 46mila persone risiedono in comuni che non registrano la presenza di alcuna banca e 103mila persone risiedono in comuni che hanno un solo sportello bancario. Inoltre il 9,5% dei Comuni toscani non dispone di sportelli bancari e un ulteriore 18% ha solo una filiale operativa". Per quanto riguarda le imprese toscane, "2900 hanno sede in comuni che non vedono la presenza di alcuna banca e 7400 imprese hanno sede in comuni con un solo sportello bancario".
Nel complesso, la superficie del territorio toscano priva di sportelli bancari "è pari al 5% del totale". Secondo Niccolai "purtroppo, oltre agli sportelli, vengono spesso chiusi anche gli atm, con un ulteriore danno all'utenza ed è già emerso con chiarezza che alla chiusura degli sportelli bancari corrisponde una riduzione degli affidamenti alle imprese locali. Tutto questo accade il più delle volte con una scarsa o tardiva comunicazione agli enti locali", ha spiegato il presidente Marco Niccolai. "Vogliamo che il mondo bancario si senta responsabilizzato. Servono tempi rapidi per l'attivazione dell'osservatorio".
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