Messi in campo 200mila euro per enti locali e associazioni

La Giunta regionale toscana ha stanziato 200mila euro a favore di enti locali e associazioni per la valorizzazione del patrimonio storico, politico e culturale dell'antifascismo e della Resistenza. Le risorse deliberate dalla Giunta, si spiega in una nota, seguono quelle garantite nei mesi scorsi per sostenere le attività degli Istituti storici della Resistenza e dell'Età contemporanea presenti sul territorio regionale e il Parco nazionale della Pace di Sant'Anna di Stazzema.
    
I progetti saranno finanziati attraverso la partecipazione di enti e realtà associative a un avviso pubblico ex legge regionale 38/2002. Potranno partecipare enti pubblici, associazioni, organizzazioni, enti privati no profit. L'intervento sostiene attività di conservazione, ricerca e divulgazione del patrimonio storico, politico e culturale dell'antifascismo e della Resistenza; attività ed iniziative formative che si svolgano in collaborazione attiva con e per le scuole, progetti incentrati sull'80esimo anniversario della Liberazione e sul ruolo della donna nella Resistenza e nella lotta di Liberazione; nello specifico, in sede di valutazione, per questi progetti, sarà riconosciuta una specifica premialità.

    
"Nell'80esimo anniversario della Liberazione dal Nazifascismo, ribadiamo la scelta politica chiara di Regione Toscana a favore della cultura democratica, della salvaguardia e della diffusione della Memoria, sostenendo la progettualità dei territori che siamo certi anche questa volta non mancheranno" affermano il presidente Eugenio Giani e l'assessora alla cultura della Memoria Alessandra Nardini. "La Toscana - aggiungono - affonda orgogliosamente le sue radici nei valori dell'antifascismo e della Resistenza, per questo confermiamo e potenziamo il nostro impegno sulla Memoria, con particolare attenzione verso le giovani generazioni. Crediamo fermamente, infatti, che la Memoria sia il vaccino più efficace contro i pericolosi rigurgiti nazifascisti, i tentativi di negazionismo e di revisionismo a cui assistiamo". 
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