Il bilancio 2023 della Regione Toscana presenta un saldo finanziario positivo tra entrate ed uscite di 977,89 milioni, in aumento rispetto al 2022 (533,95 milioni), ma considerando alcune voci di incidenza negativa si chiude con un disavanzo pari a 1,2 miliardi, di cui 524,58 milioni rappresentano il Fondo anticipazioni di liquidità e 632,6 milioni corrispondono al disavanzo determinato dal debito autorizzato e non contratto. Sono alcune delle principali voci del rendiconto generale 2023 approvato a maggioranza dal Consiglio regionale con 24 voti favorevoli (Pd e Iv) e 13 voti contrari (Fdi, Lega, Fi, M5s e gruppo Misto) Rispetto al testo originario, spiega una nota, si è reso necessario accantonare dal risultato di amministrazione 35,09 milioni per recepire le indicazioni della sezione di controllo della Corte dei Conti.
Nel 2023 le somme accertate derivanti dall'attività di contrasto all'evasione fiscale ammontano a 251,5 milioni, mentre sono stati incassati 159,10 milioni, in aumento rispetto ai 142,7 del 2022. Nel merito delle entrate è da rilevare l'aumento di quelle regionali di 454 milioni rispetto al 2022, con una diminuzione dell'Irap da 1829 a 1784 (-44 milioni), mentre l'addizionale Irpef passa da 724 a 914 (+189), e le tasse automobilistiche da 427 a 433
Sul fronte delle spese si registra un aumento di circa un miliardo rispetto al 2022. Illustrando l'atto, il consigliere regionale Pd, Andrea Pieroni ha ricordato come nel 2023 siano "state trasferite al bilancio della sanità risorse straordinarie per oltre 175 milioni e nel corso di questo anno alla cassa sanitaria sono stati riversati già 152 milioni, a testimonianza del fatto che il pur lieve incremento del fondo sanitario nazionale non sia più sufficiente a coprire l'aumento dei costi del servizio sanitario"
Sulle partecipate societarie, ha aggiunto, "33, di cui 18 partecipazioni dirette e 15 indirette; i percorsi di razionalizzazione e di liquidazione in atto determinano inevitabilmente una riduzione del valore di tali partecipazioni, che si concentra prevalentemente su due società: Fidi Toscana e Terme di Montecatini, mentre Sviluppo Toscana aumenta in valore".
Durante il dibattito Massimiliano Baldini (Lega) ha detto che "siamo di fronte a un risultato di amministrazione al 2023 positivo di 997, in miglioramento ma la Corte dei Conti evidenzia il risultato di disavanzo di amministrazione che prevede un segno meno di 1,2 miliardi. Malgrado il progressivo miglioramento del disavanzo della Regione, questo rimane tra i più elevati del panorama nazione e questo desta preoccupazione".
"Siamo di fronte ad una costante negativa - ha affermato Elisa Tozzi (Fdi) -, ad un disavanzo che non riusciamo a colmare, legato a parametri che non riusciamo a correggere. Mi riferisco a quei due miliardi di quote accantonate che consentono alla regione di salvare situazioni come la mancata riscossione di crediti o la svalutazione delle società partecipate, un disavanzo che potremo correggere solo con un approccio diverso, con una programmazione coerente rispetto alle fonti di finanziamento e con scelte coraggiose".
Alessandro Capecchi (Fdi) ha rilevato che "in occasione della parifica da parte della Corte dei Conti, il presidente Giani è stato camaleontico. I problemi però rimangono: il disavanzo complessivo rimane uno dei più alti in Italia, la cassa diminuisce di circa 300 milioni rispetto all'anno scorso. Sulle partecipate, piano di razionalizzazione varato nel 2022 è stato realizzato solo in minima parte".
Andrea Ulmi (gruppo Misto-Merito e Lealtà) ha precisato che "nella parifica, la Corte dei Conti non approva alcune poste. E ci dice che la Regione non considera con le dovute attenzioni le proprie partecipate".
Secondo il capogruppo del Pd Vincenzo Ceccarelli, "siamo di fronte a un percorso virtuoso, di miglioramento delle poste di bilancio. Giusto fare le critiche, ma anche apprezzare la realtà. Al presidente della Giunta riconosciamo passi in avanti su una sanità che è in cima alle prestazioni a livello nazionale. Al di là di ciò che è avvenuto in passato, e che è servito a fare investimenti in Sanità, ciò non ha eliminato, negli anni, la parifica. Rispetto alle segnalazioni che ci sono pervenute, stiamo rientrando nell'alveo, c'è stato un apprezzamento della Corte dei Conti".
Nel 2023 le somme accertate derivanti dall'attività di contrasto all'evasione fiscale ammontano a 251,5 milioni, mentre sono stati incassati 159,10 milioni, in aumento rispetto ai 142,7 del 2022. Nel merito delle entrate è da rilevare l'aumento di quelle regionali di 454 milioni rispetto al 2022, con una diminuzione dell'Irap da 1829 a 1784 (-44 milioni), mentre l'addizionale Irpef passa da 724 a 914 (+189), e le tasse automobilistiche da 427 a 433
Sul fronte delle spese si registra un aumento di circa un miliardo rispetto al 2022. Illustrando l'atto, il consigliere regionale Pd, Andrea Pieroni ha ricordato come nel 2023 siano "state trasferite al bilancio della sanità risorse straordinarie per oltre 175 milioni e nel corso di questo anno alla cassa sanitaria sono stati riversati già 152 milioni, a testimonianza del fatto che il pur lieve incremento del fondo sanitario nazionale non sia più sufficiente a coprire l'aumento dei costi del servizio sanitario"
Sulle partecipate societarie, ha aggiunto, "33, di cui 18 partecipazioni dirette e 15 indirette; i percorsi di razionalizzazione e di liquidazione in atto determinano inevitabilmente una riduzione del valore di tali partecipazioni, che si concentra prevalentemente su due società: Fidi Toscana e Terme di Montecatini, mentre Sviluppo Toscana aumenta in valore".
Durante il dibattito Massimiliano Baldini (Lega) ha detto che "siamo di fronte a un risultato di amministrazione al 2023 positivo di 997, in miglioramento ma la Corte dei Conti evidenzia il risultato di disavanzo di amministrazione che prevede un segno meno di 1,2 miliardi. Malgrado il progressivo miglioramento del disavanzo della Regione, questo rimane tra i più elevati del panorama nazione e questo desta preoccupazione".
"Siamo di fronte ad una costante negativa - ha affermato Elisa Tozzi (Fdi) -, ad un disavanzo che non riusciamo a colmare, legato a parametri che non riusciamo a correggere. Mi riferisco a quei due miliardi di quote accantonate che consentono alla regione di salvare situazioni come la mancata riscossione di crediti o la svalutazione delle società partecipate, un disavanzo che potremo correggere solo con un approccio diverso, con una programmazione coerente rispetto alle fonti di finanziamento e con scelte coraggiose".
Alessandro Capecchi (Fdi) ha rilevato che "in occasione della parifica da parte della Corte dei Conti, il presidente Giani è stato camaleontico. I problemi però rimangono: il disavanzo complessivo rimane uno dei più alti in Italia, la cassa diminuisce di circa 300 milioni rispetto all'anno scorso. Sulle partecipate, piano di razionalizzazione varato nel 2022 è stato realizzato solo in minima parte".
Andrea Ulmi (gruppo Misto-Merito e Lealtà) ha precisato che "nella parifica, la Corte dei Conti non approva alcune poste. E ci dice che la Regione non considera con le dovute attenzioni le proprie partecipate".
Secondo il capogruppo del Pd Vincenzo Ceccarelli, "siamo di fronte a un percorso virtuoso, di miglioramento delle poste di bilancio. Giusto fare le critiche, ma anche apprezzare la realtà. Al presidente della Giunta riconosciamo passi in avanti su una sanità che è in cima alle prestazioni a livello nazionale. Al di là di ciò che è avvenuto in passato, e che è servito a fare investimenti in Sanità, ciò non ha eliminato, negli anni, la parifica. Rispetto alle segnalazioni che ci sono pervenute, stiamo rientrando nell'alveo, c'è stato un apprezzamento della Corte dei Conti".
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