Dalla gestione Sousa a Palladino, il ritorno della Fiorentina ai vertici grazie a un mix di semplicità, leadership e gioco efficace

Dopo quasi un decennio, la Fiorentina si ritrova nuovamente tra le protagoniste della Serie A, grazie all’ottimo avvio di stagione sotto la guida di Raffaele Palladino. Questo momento storico richiama inevitabilmente alla mente il campionato 2015-2016, quando la squadra di Paulo Sousa entusiasmava con un calcio brillante, chiudendo le prime 11 giornate in vetta insieme all’Inter. Oggi, con 22 punti conquistati, Palladino ha firmato il secondo miglior avvio viola degli ultimi anni, mettendo la Fiorentina a soli tre punti dalla vetta e riaccendendo tra i tifosi il sogno Champions.

Le analogie tra i due allenatori non mancano. Entrambi hanno preso le redini della squadra in un momento delicato: Sousa dopo la fine dell'era Montella e Palladino dopo anni di delusioni culminate con finali perse e ottavi posti. Sostenuti dal direttore sportivo Daniele Pradé, entrambi hanno saputo rinnovare il gruppo e riportare entusiasmo a Firenze. I numeri parlano chiaro: Paulo Sousa aveva collezionato 8 vittorie e 3 sconfitte, mentre Palladino ha registrato 6 successi, 4 pareggi e una sola sconfitta.

Palladino, però, ha saputo portare una ventata di innovazione, basandosi su cinque pilastri fondamentali: gestione, semplicità, condivisione, pragmatismo e personalità. Uno degli aspetti chiave del suo metodo è stato il dialogo costante con i giocatori. Ha compreso che un approccio meno teorico e più pratico fosse la soluzione ideale, simile a quanto fatto da Spalletti con la Nazionale italiana. Ha quindi abbandonato la difesa a tre in favore di una linea a quattro, rispondendo a una richiesta diretta della squadra e migliorando l’equilibrio tattico.

La semplicità è stata la sua forza: poche istruzioni chiare, piuttosto che schemi complessi. Questo approccio ha permesso alla squadra di esprimere un gioco diretto ed efficace, come testimoniato dalle cinque vittorie consecutive contro squadre come Milan, Roma e Torino. E poi c’è la responsabilità in campo: Palladino spinge i suoi uomini a trovare soluzioni autonomamente. Tuttavia, affinché questa filosofia funzioni, servono calciatori dotati di personalità, e il mister non ha esitato a richiederli nella sessione di mercato.

L'attuale stagione rappresenta un ritorno della Fiorentina ai vertici della Serie A, grazie a una gestione tecnica che ha saputo fondere esperienza, semplicità e una profonda connessione con il gruppo. Il prossimo impegno contro il Verona potrebbe rappresentare un ulteriore slancio prima della pausa, mentre la sfida contro l’Inter potrebbe segnare un momento decisivo nella corsa alla vetta. Se Palladino riuscirà a mantenere la rotta, il sogno Champions, che sembrava lontano, potrebbe diventare realtà.
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