Nuovi passi avanti da parte della Regione per la definizione di regole più puntuali circa la realizzazione dei progetti di installazione di fonti energetiche rinnovabili.
La Repubblica Firenze racconta che la Giunta ha infatti approvato una mozione presentata dall’assessora all’ambiente Monia Monni per distinguere le aree che potranno beneficiare di procedure accelerate per l’installazione di impianti fotovoltaici, denominate aree idonee, da quelle nelle quali sarà necessario seguire le procedure ordinarie, denominate non idonee: dall’applicazione delle nuove regole sono è esclusa l’installazione di parchi eolici, poiché, come ha spiegato l’assessora Monni, la Regione ritiene che la complessità degli interventi sia tale da non consentire lo snellimento dell’iter di approvazione.
Obiettivo della delibera è di accelerare nell’installazione di impianti fotovoltaici nelle aree che la Regione ritiene adatte all’installazione, come cave dismesse, discariche centri urbani non tutelati da vincoli e aree industriali, mentre risultano aree non idonee quelle tutelate, come i siti Unesco o le aree naturali protette.
Sulla mozione regionale, tuttavia, c’è l’ombra di una bocciatura da parte del Tar Lazio, che in febbraio deciderà se le Regioni abbiano o meno la competenza per modificare e definire i criteri per l’individuazione delle aree idonee all’applicazione di procedure più veloci: la decisione potrebbe avere un effetto importante sulla toscana, poiché circa il settanta per cento del territorio regionale è escluso dall’applicazione delle nuove regole, mentre con i criteri stabiliti dal Governo risulta essere circa il trenta.
La Repubblica Firenze racconta che la Giunta ha infatti approvato una mozione presentata dall’assessora all’ambiente Monia Monni per distinguere le aree che potranno beneficiare di procedure accelerate per l’installazione di impianti fotovoltaici, denominate aree idonee, da quelle nelle quali sarà necessario seguire le procedure ordinarie, denominate non idonee: dall’applicazione delle nuove regole sono è esclusa l’installazione di parchi eolici, poiché, come ha spiegato l’assessora Monni, la Regione ritiene che la complessità degli interventi sia tale da non consentire lo snellimento dell’iter di approvazione.
Obiettivo della delibera è di accelerare nell’installazione di impianti fotovoltaici nelle aree che la Regione ritiene adatte all’installazione, come cave dismesse, discariche centri urbani non tutelati da vincoli e aree industriali, mentre risultano aree non idonee quelle tutelate, come i siti Unesco o le aree naturali protette.
Sulla mozione regionale, tuttavia, c’è l’ombra di una bocciatura da parte del Tar Lazio, che in febbraio deciderà se le Regioni abbiano o meno la competenza per modificare e definire i criteri per l’individuazione delle aree idonee all’applicazione di procedure più veloci: la decisione potrebbe avere un effetto importante sulla toscana, poiché circa il settanta per cento del territorio regionale è escluso dall’applicazione delle nuove regole, mentre con i criteri stabiliti dal Governo risulta essere circa il trenta.
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