Per la morte in caserma di Emanuele Scieri, la corte d'assise d'appello di Firenze ha confermato l'assoluzione per il sottoufficiale dell'esercito Andrea Antico, accusato di omicidio volontario aggravato.
Il processo si è svolto con rito abbreviato. Il pg Luigi Bocciolini aveva chiesto la condanna a 17 anni e mezzo per Antico.
L'accusa ha invece rinunciato all'appello, per intervenuta prescrizione, per altri due imputati che avevano scelto il rito abbreviato, l'ex comandante della Folgore Enrico Celentano e Salvatore Romondia, accusati di favoreggiamento, anche loro assolti in primo grado.
Emanuele Scieri, parà della Folgore, fu trovato morto nella caserma Gamerra di Pisa il 16 agosto 1999. Aveva 26 anni.
Per omicidio volontario, aggravato da futili motivi, sono stati condannati in primo grado dalla Corte d'Assise, a 26 e 18 anni, Alessandro Panella e Luigi Zabara.
La corte ha condannato anche il ministero della Difesa al risarcimento dei danni alle parti civili: 200 mila euro di provvisionale per la madre di Emanuele, Isabella Guarino, e 150 mila per il fratello Francesco.
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