Sciopero di otto ore e presidio sotto la sede di Confindustria Toscana nord, in via Valentini, a Prato. I metalmeccanici pratesi oggi hanno protestato contro la decisione di Confindustria Toscana nord di disdettare gli accordi territoriali della provincia a partire dall'1 gennaio 2025.
Il presidio è stato promosso dalle tre sigle sindacali Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm. La Cgil in una nota parla di "un partecipato presidio sotto la sede dell'associazione industriale in Via Valentini". "Confindustria ha ricevuto una delegazione sindacale che ha chiesto in maniera unitaria e chiara il ritiro della disdetta - continua la Cgil - e la successiva convocazione di un tavolo al fine di superare la fase attuale. Confindustria si è assunta l'impegno di incontrare gli industriali a settembre. Per i sindacati la mobilitazione andrà avanti finché Confindustria non farà un passo indietro".
"Siamo disponibili a parlare delle modalità, non sulla sostanza - ha dichiarato ai giornalisti, durante il presidio, il direttore di Confindustria Toscana nord Marcello Gozzi . Con la disdetta non cambiano condizioni e retribuzione dei lavoratori in forza nelle aziende che applicavano e applicano fino a dicembre l'accordo territoriale pratese". Per Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia, "in un momento complesso come questo impresa e lavoratori devono necessariamente collaborare per il bene di entrambi; purtroppo, alcuni sindacati, non tutti e sempre meno rappresentativi, continuano a tenere toni e atteggiamenti vetusti e antistorici, usando l'arma, a doppio taglio, degli scioperi, come quello di oggi in scena a Prato, con scopi ideologici". Mazzetti si è detta convinta "che vadano rilanciate le relazioni tra impresa e lavoratori ma su una piattaforma contemporanea, che tenga conto di una congiuntura estremamente difficile per tutto il settore moda ma anche delle opportunità di nuovi investimenti e innovazione".
Il presidio è stato promosso dalle tre sigle sindacali Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm. La Cgil in una nota parla di "un partecipato presidio sotto la sede dell'associazione industriale in Via Valentini". "Confindustria ha ricevuto una delegazione sindacale che ha chiesto in maniera unitaria e chiara il ritiro della disdetta - continua la Cgil - e la successiva convocazione di un tavolo al fine di superare la fase attuale. Confindustria si è assunta l'impegno di incontrare gli industriali a settembre. Per i sindacati la mobilitazione andrà avanti finché Confindustria non farà un passo indietro".
"Siamo disponibili a parlare delle modalità, non sulla sostanza - ha dichiarato ai giornalisti, durante il presidio, il direttore di Confindustria Toscana nord Marcello Gozzi . Con la disdetta non cambiano condizioni e retribuzione dei lavoratori in forza nelle aziende che applicavano e applicano fino a dicembre l'accordo territoriale pratese". Per Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia, "in un momento complesso come questo impresa e lavoratori devono necessariamente collaborare per il bene di entrambi; purtroppo, alcuni sindacati, non tutti e sempre meno rappresentativi, continuano a tenere toni e atteggiamenti vetusti e antistorici, usando l'arma, a doppio taglio, degli scioperi, come quello di oggi in scena a Prato, con scopi ideologici". Mazzetti si è detta convinta "che vadano rilanciate le relazioni tra impresa e lavoratori ma su una piattaforma contemporanea, che tenga conto di una congiuntura estremamente difficile per tutto il settore moda ma anche delle opportunità di nuovi investimenti e innovazione".
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