Il sindacato ha convocato per oggi una grade mobilitazione per protestare contro i grandi problemi del mondo della scuola italiana

Una scuola su due chiusa in Toscana, con punte dell'80% a Livorno, per lo sciopero nazionale di oggi indetto dalla Flc-Cgil, secondo stime dello stesso sindacato. "In tutte le province ci sono state scuole che hanno chiuso, e quasi nessuna scuola ha funzionato a pieno regime, anche alle superiori tanti studenti sono tornati indietro perchè mancavano colaboratori scolastici o docenti", afferma Pasquale Cuomo (Flc-Cgil Toscana).
    
Sono state almeno 500 le persone che oggi hanno preso parte al presidio davanti alla prefettura di Firenze, città dove la Flc segnala adesioni diffuse alla protesta e ripercussioni un po' dappertutto sul normale andamento delle attività. Per oltre un'ora si sono avvicendati al microfono lavoratori di scuola, università, enti di ricerca, istituti di alta formazione e scuole private, per sostenere le ragioni della protesta: dal mancato rinnovo contrattuale a numeri abnormi di precariato, passando per il taglio del personale e degli investimenti.

    
"Siamo in piena emergenza culturale - afferma Cristina Giachi (Pd), presidente della commissione istruzione del Consiglio regionale, presente al presidio di Firenze - e continuare ad ascoltare dichiarazioni inconcludenti da ministri come Giuli e Valditara, che ignorano lo stato delle scuole italiane, il precariato diffuso e la carenza di investimenti nell'istruzione e nella cultura, è inaccettabile".
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