Sono stati inaugurati oggi al Centro di Formazione Professionale don Giulio Facibeni della Madonnina del Grappa (Rifredi) i nuovi spazi dedicati ai laboratori di termoidraulica, impianti elettrici, saldatura e macchine utensili, completamente ristrutturati anche grazie al contributo della Fondazione CR Firenze (75mila euro).
All'inaugurazione hanno partecipato il presidente del Centro Giovanni Biondi, la direttrice Antonella Randazzo, la vicepresidente della Fondazione CR Firenze Maria Oliva Scaramuzzi e l’assessora all’istruzione del Comune di Firenze Benedetta Albanese.
Il Centro accoglie 393 ragazzi tra i 14 e i 18 anni (metà italiani, metà stranieri) con l'obiettivo di prevenire l'abbandono scolastico e offrire una qualifica professionale spendibile. La struttura si estende su oltre 2mila mq e impiega oltre 40 docenti e dispone di 2 laboratori di termo idraulica, 2 laboratori di impianti elettrici, 2 laboratori di saldatura, 1 laboratorio di macchine utensili.
I nuovi laboratori permetteranno agli allievi di apprendere competenze pratiche fondamentali (es. installare impianti, saldare, usare macchine utensili). L'efficacia della formazione è testimoniata dal fatto che oltre il 90% degli inserimenti lavorativi avviene a pochi mesi dal diploma, grazie anche al coinvolgimento di 155 aziende nell'ultimo triennio.
La ristrutturazione dei laboratori rientra in un intervento integrato che unisce il miglioramento degli ambienti formativi al potenziamento delle azioni di sostegno e inclusione rivolte agli studenti più vulnerabili.
“Questi percorsi consentono ai ragazzi di scoprire e sviluppare i propri talenti, contribuendo così alla costruzione di una prospettiva stabile e dignitosa – ha detto la direttrice Antonella Randazzo - La forza del CFP sta nell’approccio integrato: teoria e pratica si fondono attraverso metodologie attive (learning by doing, cooperative learning) e stage in azienda. Ma soprattutto, c’è un accompagnamento umano: ogni studente ha un tutor che lo accompagna nel suo percorso educativo e umano, in costante dialogo con le famiglie, ne sostiene l’autostima, ricostruisce la fiducia. Il CFP non si limita infatti a fornire competenze tecniche: educa alla responsabilità, sostiene l’autostima, rigenera la fiducia nel futuro. È proprio questo equilibrio tra formazione e cura educativa che rende il CFP don Facibeni un esempio di buona prassi”.
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