'Ci impegniamo a garantire continuità per gli addetti che saranno impegnati nella nuova concessione', i Musei chiedono di ritirare lo sciopero e aprire un tavolo di confronto

"Come più volte già fatto in passato", Ati CoopCulture dichiara "di impegnarsi a garantire la piena continuità lavorativa, retributiva e contrattuale per gli addetti che saranno impiegati nella nuova concessione" per i servizi museali.
Così una nota Ati CoopCulture "in risposta alle preoccupazioni sollevate dai lavoratori impiegati agli Uffizi, Palazzo Pitti, Polo museale della Regione Toscana e Opificio della Pietre Dure". Ati Coopculture è stato individuato dalla commissione di gara come il nuovo concessionario dei servizi.

    
Ati CoopCulture premette anche "che non ha ancora sottoscritto il contratto in ragione della pendenza dinanzi al Tar Toscana delle istanze di sospensione promosse con il ricorso da parte degli altri operatori economici" e conclude auspicando "l'apertura di un tavolo di confronto a chiusura dell'iter delle istanze di sospensione, tavolo che possa garantire una serena fase di transizione".

Gallerie degli Uffizi, Opificio delle Pietre Dure e direzione regionale dei Musei nazionali della Toscana chiedono alle parti sociali di ritirare lo sciopero indetto per il 5 novembre alla luce di quanto dichiarato da Coopculture.
    
"Vista la dichiarazione di Coopculture - scrivono i musei in una nota - nella quale si assicura e si conferma l'impegno 'a garantire la piena continuità lavorativa, retributiva e contrattuale per gli addetti che saranno impiegati nella nuova concessione', dichiarazione che attesta il rispetto da parte dei musei dell'accordo siglato in Regione nel 2023, si invitano le parti sociali ad un atto di responsabilità nei confronti dei lavoratori e delle istituzioni, ritirando lo sciopero del quale, si ribadisce, non sussistono i presupposti, rendendosi invece disponibili - concludono - ad aprire, non appena sia possibile, un tavolo sindacale con i concessionari entrante ed uscente".

Replicando poi a Opera laboratori sui dati necessari per dare attuazione alla clausola sociale per il passaggio del personale verso il nuovo concessionario, i musei affermano che "i dati a cui si riferisce il suddetto concessionario uscente non sono aggiornati in quanto forniti in occasione dell'indizione della gara e perdipiù resi in forma aggregata, senza nominativi, inquadramenti ed orari di ciascun lavoratore. I numeri riportati nella lista originariamente fornita, inoltre, non sono in linea, in quanto nettamente superiori, rispetto a quelli più volte dichiarati ai media dalle organizzazioni sindacali. In ogni caso non si comprende per quale ragione l'Ati Giunti - Opera Laboratori continui a richiamarsi a quanto a suo tempo comunicato, senza invece assumere un atteggiamento collaborativo e trasparente al fine di agevolare il passaggio del personale, anche prendendo direttamente contatto con il concessionario uscente". 
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