La Regione ha ristampato il testo unico su salute e sicurezza sul lavoro (il D.Lgs 81/08) ed ha consegnato le copie in occasione del convegno annuale della rete dei rls della Toscana che quest'anno compie vent'anni. Un documento che fornisce regole chiare e coerenti per la protezione dei lavoratori e ridurre così il rischio di infortuni e malattie professionali.
L'incontro si è svolto presso l'auditorium del Cto a Firenze ed erano in più di duecento i presenti, tra lavoratori e lavoratrici, operatori della prevenzione e enti che a vario titolo si occupano di salute e sicurezza sul lavoro.
"La sicurezza sul lavoro è priorità assoluta per la Regione Toscana - commenta il presidente Eugenio Giani - e ci vede impegnati sul fronte della diffusione della cultura della sicurezza e su quello dei controlli, azioni ugualmente tese a ridurre gli infortuni e gli incidenti gravi".
"Con la ristampa del testo unico - aggiunge l'assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini - rinnoviamo il nostro impegno nella promozione della sicurezza dei luoghi di lavoro, una priorità politica e sociale che vogliamo vedere realizzata in Toscana e in tutta Italia. L'incontro annuale - aggiunge - costituisce un momento importante per rafforzare azioni ed obiettivi comuni. Vogliamo sempre di più consolidare l'alleanza tra la Regione e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, il cui lavoro è fondamentale e per questo ci tengo a ringraziarli".
A Firenze, in occasione del convegno annuale con i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, a rappresentare la loro esperienza di aziende, c'erano Pentair, Soffas, Dumarey e Piaggio. Filo conduttore l'importanza della responsabilizzazione dei lavoratori e il loro essere parte attiva nell'identificare potenziali situazioni di pericolo con l'interruzione di quell'attività in attesa della definizione delle corrette modalità di azione. Si è parlato anche di controlli da parte delle direzione delle aziende, di adeguatezza e congruità dei piani formativi e del corretto utilizzo e mantenimento delle attrezzature da lavoro. Tra le buone pratiche illustrate anche l'osservazione reciproca, tra lavoratori, dei comportamenti altrui con schede di segnalazione anonime. Tutte attenzioni e accorgimenti che possono alzare il livello della sicurezza e ridurre quindi il rischio di gravi incidenti.
Nel corso del convegno Cerimp e Inail hanno presentato un'analisi degli infortuni nel porto di Livorno, luogo di lavoro caratterizzato dal rischio di interferenze a causa della presenza di molte aziende che contemporaneamente operano e dove i lavoratori sono spesso residenti fuori regione: non solo marittimi ma anche di autotrasportatori, gruisti, addetti allo sbarco e imbarco delle merci.
E' stato infine illustrato il progetto Casa Rider sostenuto da Regione, Comune di Firenze e Cgil, uno spazio dove i lavoratori che si occupano delle consegne a domicilio possono riposarsi, scaldarsi un pasto, disporre di servizi igienici e fare piccole riparazioni alle proprie biciclette. La Casa Rider offre anche percorsi di socializzazione, sensibilizzazione e formazione, l'attivazione di uno sportello di informazione e consulenza per prevenire e contrastare i fenomeni di sfruttamento e un primo orientamento su temi giuridici legati ad immigrazione ed accesso ai diritti sociali.
L'incontro si è svolto presso l'auditorium del Cto a Firenze ed erano in più di duecento i presenti, tra lavoratori e lavoratrici, operatori della prevenzione e enti che a vario titolo si occupano di salute e sicurezza sul lavoro.
"La sicurezza sul lavoro è priorità assoluta per la Regione Toscana - commenta il presidente Eugenio Giani - e ci vede impegnati sul fronte della diffusione della cultura della sicurezza e su quello dei controlli, azioni ugualmente tese a ridurre gli infortuni e gli incidenti gravi".
"Con la ristampa del testo unico - aggiunge l'assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini - rinnoviamo il nostro impegno nella promozione della sicurezza dei luoghi di lavoro, una priorità politica e sociale che vogliamo vedere realizzata in Toscana e in tutta Italia. L'incontro annuale - aggiunge - costituisce un momento importante per rafforzare azioni ed obiettivi comuni. Vogliamo sempre di più consolidare l'alleanza tra la Regione e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, il cui lavoro è fondamentale e per questo ci tengo a ringraziarli".
A Firenze, in occasione del convegno annuale con i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, a rappresentare la loro esperienza di aziende, c'erano Pentair, Soffas, Dumarey e Piaggio. Filo conduttore l'importanza della responsabilizzazione dei lavoratori e il loro essere parte attiva nell'identificare potenziali situazioni di pericolo con l'interruzione di quell'attività in attesa della definizione delle corrette modalità di azione. Si è parlato anche di controlli da parte delle direzione delle aziende, di adeguatezza e congruità dei piani formativi e del corretto utilizzo e mantenimento delle attrezzature da lavoro. Tra le buone pratiche illustrate anche l'osservazione reciproca, tra lavoratori, dei comportamenti altrui con schede di segnalazione anonime. Tutte attenzioni e accorgimenti che possono alzare il livello della sicurezza e ridurre quindi il rischio di gravi incidenti.
Nel corso del convegno Cerimp e Inail hanno presentato un'analisi degli infortuni nel porto di Livorno, luogo di lavoro caratterizzato dal rischio di interferenze a causa della presenza di molte aziende che contemporaneamente operano e dove i lavoratori sono spesso residenti fuori regione: non solo marittimi ma anche di autotrasportatori, gruisti, addetti allo sbarco e imbarco delle merci.
E' stato infine illustrato il progetto Casa Rider sostenuto da Regione, Comune di Firenze e Cgil, uno spazio dove i lavoratori che si occupano delle consegne a domicilio possono riposarsi, scaldarsi un pasto, disporre di servizi igienici e fare piccole riparazioni alle proprie biciclette. La Casa Rider offre anche percorsi di socializzazione, sensibilizzazione e formazione, l'attivazione di uno sportello di informazione e consulenza per prevenire e contrastare i fenomeni di sfruttamento e un primo orientamento su temi giuridici legati ad immigrazione ed accesso ai diritti sociali.
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