Nel carcere di Sollicciano i detenuti vivono in "condizioni drammatiche", che diventano "ancora più insopportabili durante il periodo estivo". Lo sottolinea l'assessore al Welfare del Comune di Firenze, Nicola Paulesu, che ha preso parte alla visita all'istituto penitenziario organizzata dall'Unione camere penali (a cui hanno preso parte anche il presidente della Camera penale di Firenze, Luca Maggiora; il garante fiorentino dei detenuti, Eros Cruccolini; il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Pignotti, il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Vecchio, Alberto Locchi).
"È stato un lungo sopralluogo- racconta l'assessore- che ci ha permesso di prendere visione da vicino della situazione. L'impegno deve essere massimo ad ogni livello per restituire dignità e diritti, alle detenute e ai detenuti, alle lavoratrici e ai lavoratori della struttura, agli operatori delle associazioni. Più volte la sindaca Sara Funaro si è espressa duramente contro questa situazione, sollecitando interventi del governo che non sono più rimandabili".
L'assessore Paulesu, quindi, si è soffermato sugli impegni sposati dal Comune: "Esiste già un coordinamento tra il pubblico e le organizzazioni del terzo settore. Vogliamo intensificare e allargare questa sinergia anche con la promozione di un tavolo multidisciplinare finalizzato al confronto e alla valutazione di quanto viene fatto". Ma anche e soprattutto, spiega, per la "condivisione di proposte progettuali".
In questo senso "stiamo già lavorando per potenziare progetti di accoglienza per il fine pena degli uomini e sull'attivazione di percorsi a supporto delle detenute vulnerabili, madri, con un sempre maggiore collegamento tra operatori sociali e sistema di accoglienza, valutando caso per caso le situazioni individuali".
"È stato un lungo sopralluogo- racconta l'assessore- che ci ha permesso di prendere visione da vicino della situazione. L'impegno deve essere massimo ad ogni livello per restituire dignità e diritti, alle detenute e ai detenuti, alle lavoratrici e ai lavoratori della struttura, agli operatori delle associazioni. Più volte la sindaca Sara Funaro si è espressa duramente contro questa situazione, sollecitando interventi del governo che non sono più rimandabili".
L'assessore Paulesu, quindi, si è soffermato sugli impegni sposati dal Comune: "Esiste già un coordinamento tra il pubblico e le organizzazioni del terzo settore. Vogliamo intensificare e allargare questa sinergia anche con la promozione di un tavolo multidisciplinare finalizzato al confronto e alla valutazione di quanto viene fatto". Ma anche e soprattutto, spiega, per la "condivisione di proposte progettuali".
In questo senso "stiamo già lavorando per potenziare progetti di accoglienza per il fine pena degli uomini e sull'attivazione di percorsi a supporto delle detenute vulnerabili, madri, con un sempre maggiore collegamento tra operatori sociali e sistema di accoglienza, valutando caso per caso le situazioni individuali".
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