L’incertezza sugli scenari futuri paralizza gli imprenditori: Cna studia nuovi mercati di sbocco qualora quello americano diventasse impraticabile

Dazi si, dazi no. Negli ultimi giorni il caos scatenato dall’annuncio dell’amministrazione americana di introdurre delle tariffe sulle merci importate dall’Europa ha gettato le imprese toscane nel panico, essendo la Toscana una regione esportatrice e le sue imprese di dimensioni piccole.

L’annuncio della sospensione per novanta giorni dei dazi avrebbe dovuto tranquillizzare gli imprenditori, ma il clima di incertezza impedisce di lasciarsi andare a qualunque sollievo.

Come spiega questa mattina il Corriere Fiorentino, anche se, per almeno novanta giorni, il pericolo delle tariffe è scongiurato, la situazione rimane assai preoccupante, dato che in Toscana, e specialmente nel fiorentino, il mercato americano è lo sbocco prediletto dell’export, tanto che nel 2024 le esportazioni verso il paese a stelle e strisce sono vale 6,2 miliardi di euro, pari, da sole, al 5,2% del totale esportato (dati della Camera di Commercio di Firenze).

A questo, spiega il quotidiano, si aggiungono i dazi imposti dalla Commissione europea su diversi prodotti americani che rischiano di far aumentare i prezzi di beni essenziali per l’economia toscana e fiorentina.

Un danno che rischierebbe di avere gravi ripercussioni sull’industria manifatturiera fiorentina, che, secondo i dati di Cna riportati dal quotidiano, conta tredicimila aziende attive sul territorio.

Per far fronte alla situazione, Cna studia già come trovare nuovi sbocchi su mercati diversi da quello americano, come l’Arabia Saudita, l’Egitto e l’India: ma, spiega il presidente Cioni, adesso servono misure concrete per sostenere produttività e competitività del settore e sostegni per affrontare gli eventuali contraccolpi che la situazione potrebbe avere sul fatturato delle aziende.

La situazione non va meglio a livello regionale, con oltre 47mila aziende attive nel manifatturiero costrette a fare i conti con la minaccia dei dazi americani.

Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies