Le parole dell'amministratore delegato del gruppo Florence parlando della crisi del settore della moda e dell'artigianato

Nel campo dell'artigianato e della moda made in Italy "tecnologia e tradizione non devono escludersi, anzi devono esaltarsi a vicenda. È molto importante mischiare i due fattori".
Lo ha detto l'amministratore delegato di gruppo Florence, Attila Kiss, al termine della presentazione del docufilm 'Le mani della moda' a Milano.

Per il ceo "la tecnologia non è mai una minaccia, perché arricchisce la tradizione" e "può far fare dei passi in avanti, ma solo se viene utilizzata con un bagaglio di conoscenze che viene dal passato. Noi interveniamo spesso sulle macchine, possiamo sperimentare e creare qualcosa di sempre diverso. E a volte anche l'errore porta a un risultato interessante".

All'interno del Gruppo Florence "cerchiamo di contaminare le conoscenze dei nostri esperti tra di loro e di combinare tecnologia e tradizione. Da questa combinazione nasce sempre qualcosa di interessante", prosegue Kiss. Rispetto alla tecnologia "ci sono altri Paesi che sono più avanti dell'Italia, ma la ricchezza del nostro Paese viene da come sappiamo bilanciarla con la tradizione".

Il manager ha ricordato che in Italia vi sono "circa 60 mila aziende di grandi o piccole dimensioni che lavorano nel settore. Non c'è un altro Paese al mondo con questa diffusione così capillare".
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